BRINDISI – La convocazione urgente nella III commissione consiliare, quella che si occupa di assistenza sanitaria e servizi sociali, del direttore generale dell’Asl di Brindisi, Paola Ciannamea, dell’amministratore unico della Sanitaservice, Flavio Maria Roseto, e dell’assessore regionale alle politiche per la salute, Donato Pentassuglia, per discutere delle problematiche inerenti la mancata progressione orizzontale, prevista dal contratto di lavoro, relativa ai dipendenti della citata società in house si è resa necessaria dopo lo sciopero dei dipendenti di Sanitaservice, la società in house dell’Asl di Brindisi che gestisce, tra gli altri, i servizi di portineria, data entry, logistica e ausiliariato, andato in scena lo scorso 22 settembre sotto i cancelli dell’ospedale Antonio Perrino.
Questo è il pensiero di Maurizio Friolo, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della commissione in oggetto, che, già in passato, aveva effettuato una simile richiesta, rimasta, però, secondo quanto riferito dal consigliere regionale azzurro, tuttora inevasa. I lavoratori che si sono astenuti dal servizio lo scorso lunedì, circa 100, pari a quasi l’80% del personale, hanno protestato per il mancato avanzamento contrattuale previsto dalla legge regionale che regola le assunzioni nelle società strumentali, come, appunto, la Sanitaservice. Secondo i dipendenti e i loro rappresentanti sindacali, infatti, ci sarebbe stata, al momento dell’assunzione nella società in house, una incorretta applicazione della clausola sociale che prevede il mantenimento delle condizioni contrattuali precedenti l’assunzione se gli impiegati continuano a prestare servizio nella stessa struttura, in questo caso nei vari presidi e uffici Asl.
Al contrario, invece, l’inquadramento garantito da Sanitaservice sarebbe stato quello minimo, in contrasto, quindi, con quanto previsto dalla legge. Da mesi i lavoratori chiedono l’adeguamento delle condizioni contrattuali. Più il tempo passa, più la loro protesta si fa concreta: nello scorso giugno, infatti, fu proclamato lo stato di agitazione; lunedì c’è stato lo sciopero che ha provocato non pochi disagi in ospedale e, ora, altre iniziative sono state annunciate se le cose non vedranno un’evoluzione.
BrindisiOggi
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