Provinciali, dopo la rottura col Pd, Fi : «un sindaco o un consigliere uscente sarà il nostro candidato»

BRINDISI – Nuove strategie si delineano all’orizzonte per gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra in vista delle prossime elezioni provinciali, dopo la rottura dell’asse bipartisan che, fino a pochi giorni fa, stava portando Maurizio Bruno alla presidenza dell’ente, supportato da una lista unitaria composta da esponenti di entrambe le parti. I due schieramenti, alla luce degli ultimi sviluppi, stanno ricomponendo i pezzi delle rispettive compagini. Se, a sinistra, il Pd, dopo la direzione di giovedì pomeriggio, ha definitivamente accantonato ogni velleità di larghe intese, ricucendo lo strappo che si era consumato con Sel e confermando Bruno come candidato alla presidenza, a destra ci si sta organizzando per preparare la controffensiva.

Luigi-Vitali«L’11 settembre – spiega l’onorevole Luigi Vitali, coordinatore provinciale di Forza Italia – abbiamo in programma una riunione cui parteciperanno anche i sindaci e i consiglieri provinciali uscenti per pianificare la strategia in vista delle imminenti elezioni». La questione alleanze allargate, quindi, è definitivamente chiusa anche se gli azzurri attendono che si consumino gli ultimi passaggi formali da parte degli ex quasi alleati del Pd. «Lunedì prossimo – prosegue Vitali – ci aspettiamo di essere chiamati dai democratici per la comunicazione ufficiale della rottura dell’accordo di cui, al momento, abbiamo avuto contezza solo a mezzo stampa. È un passaggio formale, certo, ma in alcuni casi la forma è anche sostanza». Esaurita questa fase, nel centrodestra si guarda avanti.

Gianfranco-Coppola-L’identikit del candidato presidente della Provincia del centrodestra è chiaro: «Non c’è dubbio che il nostro candidato sarà espressione del territorio: un sindaco o un consigliere provinciale proveniente da un’area fortemente caratterizzata dalla presenza di Forza Italia. Penso al sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, a quello di Fasano, Lello Di Bari, che potrebbe dar vita a un ticket col suo vice finché le sue funzioni saranno sospese, o al consigliere provinciale Gregorio Anglani che garantirebbe conoscenza di una macchina amministrativa comunque destinata alla soppressione. Certo, essendo elezioni di secondo grado, non possiamo ambire alla presidenza, i conti si potrebbero tranquillamente fare a tavolino, ma noi siamo determinati a fare la nostra parte». Coppola, primo cittadino di Ostuni, non è sorpreso che il suo nome sia rientrato in ballo.

Euprepio-Curto«Ero stato già indicato come candidato presidente prima dell’intesa col Pd. Ora che questa è venuta meno, credo che sia normale che il mio nome torni a circolare anche perché non sono in tanti ad avere i requisiti per ambire a questo ruolo». Mentre Forza Italia pianifica, altri esponenti del centrodestra cantano vittoria, attribuendosi i meriti del mancato accordo istituzionale. Euprepio Curto e Michele Saccomanno si sono incontrati giovedì pomeriggio, mentre il Pd era in direzione regionale, e già salutavano la rottura dell’asse Pd-Fi. «L’intesa Bruno-Vitali è saltata – ha commentato il consigliere regionale Curto – solo a seguito delle durissime critiche politiche che proprio io e Michele Saccomanno, prima di tutti gli altri, Emiliano compreso, abbiamo mosso a un patto che costituiva la più plastica rappresentazione di modello negativo di far politica». Anche Michele Saccomanno si è soffermato sugli stessi concetti, aggiungendo, però, un chiaro messaggio ai partner naturali di Forza Italia.

saccomanno_michele_01«È necessario che la politica continui a rispettare quelle regole non scritte che però costituiscono i presupposti perché i cittadini continuino a guardare a essa con fiducia e considerazione e, fra queste regole, la pari dignità tra le diverse forze politiche, anche perché non è detto che il contributo politico offerto da un partito piccolo debba essere necessariamente inferiore a quello di un grande partito. Anzi, di norma accade il contrario».

Un discorso a parte merita il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e il suo posizionamento sullo scacchiere politico nazionale e locale. «Ho assistito a una riunione a Roma tra Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia, e alcuni esponenti di Ncd per gettare le basi per le alleanze in vista delle elezioni regionali in Calabria e di quelle amministrative a Reggio Calabria. Se il percorso dovesse concretizzarsi, sarebbe difficile prospettare scenari diversi in altre realtà. Poi, ognuno si assumerà le responsabilità delle proprie azioni». Così Luigi Vitali si è espresso sul ruolo che Ncd potrebbe avere nelle consultazioni per l’elezione del presidente della Provincia di Brindisi. L’aria che tira da queste parti, però, sembrerebbe un’altra: secondo alcune indiscrezioni i rappresentanti locali di Ncd sarebbero orientati a stringersi attorno a Maurizio Bruno, supportandolo nella corsa alla presidenza. Gli scenari che da qui a un paio di settimane porteranno Brindisi ad avere un nuovo presidente di Provincia sono, quindi, ancora molto liquidi e soggetti a mutamenti.

BrindisiOggi

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