CAROVIGNO – È un attacco frontale, quello sferrato da Vittorio Zizza, il senatore di Forza Italia, componente della Commissione Territorio Ambiente e Beni Culturali del Senato, contro l’attuale gestione del consorzio della riserva naturale di Torre Guaceto. Zizza punta il dito contro la presidente del consorzio, la giornalista Mariella Milani, e contro il sindaco di Carovigno, Mimmo Mele e, in una missiva indirizzata la ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, chiede il commissariamento urgente del consorzio. «Nell’esprimere la mia solidarietà per l’accaduto alla dottoressa Mariella Milani – si legge nell’incipit della missiva inviata dal senatore al titolare del dicastero – non mi esimo dal fare alcune considerazioni su quest’ultimo anno di gestione della Riserva Naturale di Torre Guaceto a opera della presidente Milani, del sindaco Cosimo Mele e di tutto il consiglio d’amministrazione. In particolare, mi riferisco all’incompatibilità, all’inadeguatezza e all’incapacità della presidente del consorzio di gestione nello svolgere il suo ruolo e a quelle del sindaco Cosimo Mele, suo padre padrone».
L’affondo di Zizza contro la giornalista presidente del consorzio è diretto e pesante. Zizza, nella lettera indirizzata al ministro Galletti, snocciola le argomentazioni a supporto della tesi che vedrebbe l’impellente necessità di uno stop all’attuale gestione, così da ottenere un periodo in cui le agitate acque che sbattono contro gli scogli della riserva possano calmarsi. «La presidente Milani – scrive il senatore – è completamente assente per lunghi periodi dalla sede del consorzio e ha presentato alla stampa una programmazione in palese e totale contrasto con la finalità fondamentale dell’area protetta, ossia la conservazione della biodiversità e dei luoghi. La giornalista è venuta meno alla necessaria “dignità” che deve distinguere il suo ruolo, rilasciando alla stampa dichiarazioni palesemente false, come nel se caso del matrimonio celebrato nella riserva. Inoltre, ha mostrato completa superficialità nell’affrontare gli atti intimidatori legati al consorzio che si sono susseguiti durante questo anno: mi riferisco in modo particolare ai colpi di pistola esplosi contro la casa del consigliere d’amministrazione del consorzio, Cosimo Santacroce, e dell’aggressione al dipendente. Il cda si è riunito e la presidente ha emesso un comunicato stampa, facendo finire il tutto come se nulla fosse accaduto».
Zizza non si ferma ai recenti fatti di cronaca che hanno portato la riserva di Torre Guaceto, suo malgrado, al centro dell’attenzione dei media e delle forze dell’ordine. «Disinteresse della stessa per tutto il mondo agricolo facente parte integrante e sostanziale della riserva di Torre Guaceto che il giorno precedente era stata colpita da una spaventosa grandinata che ne ha completamente devastato il territorio, con milioni di euro di danni. Sono state distrutte tutte le colture agricole presenti nell’oasi, compresi i presidi Slow Food del “pomodoro fiaschetto” e dell’olio “oro del parco”. La presidente Milani non solo non ha chiesto lo stato di calamità e di emergenza, ma non ha inteso neanche affrontare la questione nel cda per esprimere la dovuta partecipazione di vicinanza e sostegno agli agricoltori».
Tra gli altri argomenti affrontati da Zizza ci sono il ruolo del Wwf nell’oasi, che doveva bilanciare la forte presenza politica nella gestione di alcune attività, e le polemiche legate al matrimonio celebrato nella riserva, dove Zizza accusa la presidente di aver mentito dicendo di non essere a conoscenza della vicenda. «Bisogna ricordare, infine, gli affidamenti di servizi e appalti del Consorzio di Gestione a consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza e l’utilizzo di mezzi di proprietà del consorzio per servizi privati dei singoli consiglieri comunali. Per quanto sopra esposto – conclude Zizza – si chiede al ministro dell’Ambiente l’immediato commissariamento del Consorzio di gestione di Torre Guaceto». Mariella Milani non ci sta e risponde per le rime ai suoi detrattori, a pochi giorni dall’atto intimidatorio di cui è stata vittima, quando degli sconosciuti si sono introdotti nella villetta di sua proprietà di contrada Monticelli, a Ostuni, e hanno imbrattato con dell’olio motore esausto i muri esterni e alcuni arredi da giardino.
«Non vedo i motivi per chiedere il commissariamento di un ente che funziona come il consorzio di gestione della riserva naturale di Torre Guaceto. Per quel che mi riguarda, chiedo solo di poter lavorare. Non ho mai preso posizione e ho sempre operato per migliorare la realtà di Torre Guaceto ma, ora, dopo quello che mi è accaduto, non posso rimanere in silenzio». La giornalista adduce al suo ragionamento le argomentazioni che farebbero di Torre Guaceto un motivo di vanto per il territorio, riconosciuto a livello nazionale. «Se si va a guardare i lidi e le spiagge sono tutti pieni di gente; la gestione, da quando presiedo il consorzio, è trasparente; il bilancio è in positivo. Ci sono migliaia di altri enti statali e parastatali che succhiano risorse pubbliche e rappresentano dei pessimi esempi di gestione. Alla luce di tutto questo, non capisco chi chiede il commissariamento di Torre Guaceto».
La presidente non le manda a dire e attacca la politica locale, rea, a suo dire, di lotte cieche e furenti per qualche briciolo di potere. «È palesemente una questione politica – argomenta la giornalista – destra e sinistra, a livello locale, si azzuffano continuamente e, chi ha perso le elezioni, non perde occasione per attaccare chi le ha vinte, sfruttando ogni argomento e ogni mezzo. Così, però, il territorio non cresce. Fortunatamente, a livello nazionale, questo non accade: per la prima volta ho detto di aver votato Matteo Renzi perché spero che ci liberi dai tantissimi laccioli che la burocrazia impone. Anche Torre Guaceto potrebbe fare di più se non fosse imbrigliata da una serie di norme assurde». Anche rispetto alla questione del commissariamento, la giornalista ha le idee chiare e mira dritta al punto. «Credo che sia stato il senatore Vittorio Zizza, che non conosco, a chiedere questa misura, evidentemente fuori luogo: lo invito a confrontarsi sui contenuti, prima di esternare.
Voglio anche ricordargli che, a Torre Guaceto, abbiamo ricevuto la visita del ministro Gian Luca Galletti il quale ci ha fatto i complimenti, portando la riserva come esempio di eccellenza da esportare non solo in Puglia ma in tutta l’Italia. Il ministro, inoltre, appurato il gran lavoro che stiamo svolgendo, ha manifestato la volontà di potenziare l’area protetta per destagionalizzare il turismo, obiettivo ambizioso cui puntiamo forte. Non vedo, quindi, torno a dire, dove siano i presupposti per un assurdo commissariamento». Restando in politica, la presidente conclude rivendicando la propria indipendenza da tutto e da tutti, motivo per cui è stata scelta come guida del consorzio.
«Ricordo ancora quando mi fu proposto questo incarico: mi dissero che, vista la mia totale estraneità alla vicenda politica, potevo essere la donna giusta per far fiorire la riserva. Il mio lavoro costante è per la promozione della riserva, per la creazione di posti di lavoro e per il coinvolgimento dei giovani. Se mi sarà consentito farlo, io continuerò per la mia strada, senza deviare di un metro sul percorso che ho davanti».
Maurizio Distante
Commenta per primo