CEGLIE MESSAPICA- Mai invitare uno sconosciuto a prendere un caffè. Per anni lei ha raccontato davanti ai giudici di essere stata violentata, di risposta lui si giustificava dicendo che la donna era consenziente. Alla fine dopo sette anni un 44enne di Ceglie Messapica è stato condannato dalla Cassazione. I fatti risalgono al 2005. Una donna invita il suo vicino di casa per prendere un caffè ma lui abusa di lei. La vittima denuncia tutta ai carabinieri e inizia così un lungo processo, sino al terzo grado di giudizio che ha condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione per
violenza sessuale e lesioni personali Giuseppe Barletta carpentiere di Ceglie Messapica, difeso dall’avvocato Aldo Gianfreda. La donna che lo denunciò all’epoca dei fatti aveva 60anni, originaria di Roma, trasferitasi nelle campagne tra Ceglie e Ostuni. Lei ha sempre detto di aver ospitato l’uomo nella sua villetta semplicemente per un caffè, ma il 44enne preso dal momento l’aggredì brutalmente. Durante il processo l’uomo si è sempre difeso dicendo che la sua reazione è stata una risposta alla proposta della 60enne, che era consenziente. Ma la corte di cassazione ha creduto alla donna, il carpentiere è stato così arrestato.
La Redazione
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