ROMA- Il progetto del gasdotto Tap incassa il via libera della commissione nazionale del Ministero dell’Ambiente. Ora la firma sul decreto del ministro Gianluca Galetti diventa una formalità. La commissione ha disposto tuttavia anche una serie di prescrizioni.
Il progetto prevede che il gasdotto, lungo oltre 800 chilometri, partirà dall’Azerbaijan attraverserà la Grecia, l’Albania e il Mar Adriatico per approdare a San Foca nella marina di Melendugno, da qui si dirigerà verso Mesagne dove si allaccerà alla rete nazionale Snam.
La regione Puglia e le autorità locali già a gennaio scorso avevano manifestato la loro contrarietà.
Ora il dibattito si riaccende. La certezza che il progetto stia seguendo il suo iter preoccupa e non poco. Fonti accreditate danno per scontato che la Trans Adriatic Pipeline incasserà a breve anche l’Autorizzazione unica che dovrebbe poi consentire l’inizio lavori sotto la supervisione del Ministero dello Sviluppo economico.
Intanto l’idea che il gasdotto attraversi le campagne di Mesagne ha riaperto il dibattito sulla Tap. Tre consiglieri del Comune di Brindisi hanno manifestato la loro apertura verso il progetto ipotizzando ricadute economiche sul territorio. Alcune forze politiche, tra queste i 5 Stelle Uniti per Brindisi, sono intervenute invece dissociandosi dalle proposte dei tre consiglieri, le associazioni di categoria sperano invece in nuovi investimenti.
Lu.Pez.
Concordo con il sig. Leogrande. Siamo stufi delle barzellette ambientaliste. E poi, scusate, i pseudo-difensori dell’ ambiente hanno arduamente desiderato le energie alternative, fotovoltaico ed eolico. Bene, sappiamo tutti che scempio è stato fatto delle nostre campagne riempiendole di pannelli solari, peraltro messi poi sotto sequestro, impoverendo e forse annientando per sempre le potenzialità di quel terreno. Sviluppo, lavoro e rispetto della legge. Se questo è garantito, non lasciamoci ingannare dalle solite frange di pupazzetti
Speriamo che non sia la solita bufalata che si smetta di parlare molto e concludere niente.Abbiamo solo bisogno di mangiare
Penso sia fuori luogo parlare della proposta dei “3 moschettieri dell’innovazione” in quanto progetto e Via si riferiscono a San Foca. Non a brindisi. Assimilare l’ok a San Foca con un probabile ok a Brindisi è poco veritiero e alquanto improbabile. Se poi si deve fare demagogia, avanti tutta!