SAVELLETRI – Aveva appena pescato ben 5 chili di datteri di mare (Lithophaga-Lithophaga) distruggendo la roccia di una scogliera del litorale di Savelletri: denuncia immediata per L.M. sub 55enne di Monopoli. L’uomo ha anche cercato di scappare con la preziosa pesca, ma è stato bloccato dopo poco e denunciato a piede libero per asportazione di datteri di mare e danneggiamento della struttura rocciosa corallina della scogliera.
L’uomo è stato notato e osservato per ben tre ore dagli uomini della Guardia costiera uscire dal mare con un retino pieno di datteri di mare. Quando è stato bloccato vicino la propria autovettura e dopo una perquisizione del veicolo è emerso che il retino era stato occultato in un vano dell’autovettura e creato appositamente dal proprietario e nella stessa sono anche stati trovati i cinque chili di datteri appena pescati.
L’accaduto è avvenuto nei pressi della marmeria Imarfa situata lungo il litorale del comune di Fasano. I molluschi, dei quali è vietata la cattura e la vendita, subito dopo il sequstro è stato distrutto e rigettato in mare.
L’attività è stata svolta dagli uomini della Guardia costiera al termine di un lungo appostamento in sinergia con i colleghi della delegazione di spiaggia di Savelletri agli ordini del maresciallo Roberto Cisternino e coordinati dal capitano di vascello della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente.
“La pesca di questi molluschi – ha sottolineato il comandante Valente – ha un altissimo potenziale distruttivo, la cattura, infatti, avviene martellando e frantumando le rocce ove questa specie nasce e cresce. I danni all’ambiente marino sono gravissimi. Basta pensare che il dattero, la cui maturità si completa a circa 80 anni di vita, cresce all’interno di buschi scavati negli scogli dallo stesso mollusco”.
BrindisiOggi
Commenta per primo