BRINDISI – Si è concluso stamattina alle 11.30 presso il Comune di Brindisi, con la firma in calce al protocollo d’intesa stipulato tra la Marina Militare, rappresentata nell’occasione dal capitano di vascello Mario Valente della Capitaneria di Porto, e l’ente locale, il passaggio dell’area litorale a nord dalla competenza della forza armata a quella della Città. Da oggi, quindi, Sbitri, Punta Penne e Punta del Serrone, la batteria Menga e l’ex spiaggia degli ufficiali della Marina, sono ufficialmente aree comunali. «Il rilancio urbanistico e territoriale di Brindisi parte dal recupero delle aree demaniali che sono entrate nella disponibilità della città grazie al protocollo d’intesa firmato stamattina con al Marina Militare, cui va il mio personale ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni e quello dell’intera amministrazione comunale, sindaco Consales in testa, che ha fortemente perseguito questo risultato, fin dalla campagna elettorale».
È visibilmente soddisfatto, Pasquale Luperti, assessore all’urbanistica, nel commentare l’avvenuto accordo. «Grazie al Piano urbanistico generale e al recente Piano comunale delle coste – spiega Luperti – puntiamo a riqualificare l’intera area grazie anche ai finanziamenti già ottenuti e a quelli che stiamo cercando di intercettare». L’assessore si riferisce a due contributi regionali, rispettivamente di 300mila e 352mila euro, già ottenuti e che serviranno, rispettivamente per abbattere i muri esterni e i ruderi che si trovano all’interno della spiaggia degli ufficiali della Marina, con annessa residenza del comandante, e, il secondo, per la ristrutturazione delle torri di Punta Penne e Giancola e a un terzo finanziamento da 1 milione e 900mila euro cui il Comune si è candidato e che dovrebbe servire a ristrutturare le batterie Menga per trasformarle in strutture ricettive e donare così a tutta la zona nuovo appeal turistico. Se questo importante finanziamento dovesse essere portato a casa dall’amministrazione comunale, l’aera oggetto dell’accordo tra Comune e Marina, che già prevede la costruzione di 6 lidi la cui gestione sarà soggetta a un bando pubblico, potrà tornare a vivere i fasti dei tempi passati.
«Abbiamo lavorato per due anni per centrare l’obiettivo e non è stato facile – dichiara l’amministratore – Possiamo dirci soddisfatti ma ora bisogna lavorare per continuare a riqualificare la zona». Il litorale a nord di Brindisi, quello interessato dal protocollo d’intesa siglato ieri mattina, è molto caro alla popolazione che, nonostante le condizioni di degrado in cui versano buona parte dei 240mila metri quadri oggetto dell’accordo, ne affolla le spiagge nei mesi estivi. Il restyling cui sarà sottoposto il litorale nord del capoluogo, insomma, si preannuncia massiccio. I motivi che hanno permesso questo passaggio di consegne si leggono all’interno del protocollo d’intesa siglato ieri mattina in Comune.
«Gli interventi di bonifica e riqualificazione effettuati dalla locale amministrazione civica – si legge, infatti, nella relazione che precede il protocollo d’intesa – hanno confermato che dette aree demaniali marittime, le uniche fruibili dalla collettività presenti sul litorale brindisino, hanno una chiara destinazione turistico-ricreativa, in aderenza a quanto previsto dal vigente Piano urbanistico generale e dal recente Piano comunale delle coste, adottato dal Comune di Brindisi». La Marina, tramite la Capitaneria di Porto, tratterrà a sé soltanto la competenza in fatto di polizia marittima e di espressione di pareri propedeutici al rilascio di concessioni demaniali riguardanti i 240mila metri quadri oggetto dell’accordo.
Unico pezzo ancora in uso alla forza armata rimane l’ex spiaggia dei sottufficiali, rispetto alla quale i militari hanno dichiarato il perdurare di “preminente interesse nazionale”. Proprio in quel punto, infatti, in inverno si svolgono esercitazioni militari. Il resto, comunque, è ufficialmente tornato in mano ai cittadini di Brindisi che, se il piano messo a punto dal Comune darà i suoi frutti, potranno tornare a godere delle spiagge a loro tanto care.
Adesso credo che bisognerà lavorare per creare nuovi posti di lavoro legati al turismo e non lasciare che siano solo dei bei posti da vedere…..non basta più solo guardare!!! agite nell’interesse della collettività che ovviamente corrisponde nella necessità di LAVORO. Adoperatevi x strutture ricettive e lasciate che i privati possano investire senza mettere i bastoni tra le ruote a chi ha buon senso e buone iniziative …..
si legge nell’articolo: “…la costruzione di 6 lidi la cui gestione sarà soggetta a un bando pubblico”.
Quindi niente spiagge libere?
Il turismo contribuisce ben poco all’economia, é a conoscenza degli esperti del settore. Inoltre non dimentichiamo cosa é accaduto per “acque chiare”. Speriamo che vi sia una corrente nuova, lo auguro. Personalmente non credo affatto nelle capacitá di questa amministrazione anonima e senza grinta.
Staremo a vedere…di proclami e parole ne abbiamo ascoltati per anni…S.Tommaso docet.
Sarà forse la millesima volta che sento questa litania.basta chiacchiere.I fatti!!
Finalmente! Ci abbiamo impiegato 60 anni, ma meglio tardi che mai. Puntare sul turismo per creare economia su questo territorio depresso e schiacciato dalla politica baricentrista e dalla crescita esponenziale del Salento. Complimenti a Conzales, Luperti e alla Marina Militare. Questa è sinergia.
ma non è che a furia di rilanciare andiamo troppo lontani?
Sembra un Sogno finalmente. Grazie
Ora tocca a tutti rimboccarsi le maniche e sperare che la burocrazia non rallenti i progetti di realizzazione di un litorale marino che possa essere un altro fiore all’occhiello di una Città che ha una grande voglia di rifarsi il trucco del buon vivere