Tagli alle scuole e Istituti al freddo. Protestano gli studenti del Fermi

BRINDISI- Spending review e legge di stabilità tagliano le risorse alla Provincia, che a Brindisi ha solo un mese di vita, e così restano al freddo scuole e uffici provinciali.  Fortunatamente questo è stato un autunno caldo. Ma a breve le temperature potrebbero scendere.  A scendere in strada intanto questa mattina sono stati gli studenti del liceo scientifico Fermi di Brindisi, erano circa trecento con striscioni a manifestare fuori dall’istituto, con loro anche alcuni genitori. La protesta era contro i tagli alle scuole, ma anche contro la legge ex Aprea che prevede la revisione degli organi collegiali nella scuola, con il rischio che non ci siano più i rappresentati degli studenti in quello che sarà chiamato Consiglio di Autonomia, nel quale potranno entrare anche gli esterni. Ogni scuola avrà il proprio Statuto autonomo, e sarà previsto anche il contributo  economico esterno dei privati che avranno un posto nel Consiglio delle “decisioni”. A queste argomentazioni si aggiungono quelle di carattere locale, come i problemi legati all’edilizia scolastica. “La palestra ha delle crepe- spiega Giulia Chiriatti, rappresentante degli studenti del Fermi- ci sono problemi anche dei locali interni alla scuola. Ci tagliano i fondi, non avremo più sportelli didattici ne i corsi di recupero”.

Dopo una settimana di autogestione conclusasi lunedì scorsi, i ragazzi questa mattina hanno continuato  a manifestare. Si sono riuniti in piazza Sapri,  successivamente hanno incontrato la preside Anna Maria Quarta per presentare una serie di richieste. La dirigente scolastica si è detta disponibile ad essere vicina ai ragazzi, come già accaduto nella settimana di autogestione. Si intende portare avanti iniziative responsabili, tornado tra i banchi di scuola. Gli studenti hanno chiesto ed ottenuto di poter realizzare una volta al mese un’assemblea per discutere e affrontare le diverse questioni. La preside ha assicurato che si attiverà per i riscaldamenti, e per reperire fondi per attività extrascolastiche. Domani mattina si torna a scuola, ma i ragazzi non resteranno in silenzio. Il loro scopo è difendere il diritto allo studio.

Brindisioggi

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