Emergenza immigrazione a Brindisi, l’appello: “Servono alimenti e vestiti”

BRINDISI-IMG-20140807-WA0012 Mamme e bambini saranno portati nell’ex scuola elementare del Perrino a Brindisi, altri in una struttura a Carovigno, ma tutti gli altri ancora non si sa. Sono tanti, molti: 718 provenienti dal Libano, di nazionalità palestinese e siriana, così hanno riferito alcuni  che parlano uno stentato inglese. E’ in corso in queste ore presso l’ospedale da campo allestito nell’ex capannone Montecatini a Sant’Apollinare l’ identificazione. Sono stati recuperati da alcuni barconi in mare in un lungo viaggio partiti dalla Libia, saliti sulla nave fregata Aliseo sono stati trasportati a Brindisi. Gettata l’ancora intorno alle 8,30.  E nei prossimi giorni si prevedono nuovi arrivi.

immigrati 1Ci sono bambini piccolissimi di pochi mesi, quelli più grandi non toccano latte da tre giorni.immigrate donne Raccontano di un viaggio lunghissimo, di clan esistenti nei loro paesi che assicurano e organizzano questi viaggi della speranza, su barconi precari, ammassati come bestie. Ovviamente un viaggio costoso, oltre 1500 euro, senza alcuna certezza di raggiungere la meta.

La situazione sanitaria è sotto controllo, sono stati registrati sei sospetti casi di scabbia, un neonato ha l’ittero,  due ragazzi hanno riportato delle fratture. A lavoro la macchina dei soccorsi: polizia di stato,  carabinieri, guardia di finanza,  vigili del fuoco, marina militare,  protezione civile, 118, tutti in prima linea.

immigrati aliseoSono in tanti, scendono in fila indiana dalla nave, a gruppi. Prima hanno fatto sbarcare  le donne (66)  e poi i bambini (64).  Appello alle popolazioni locali da parte dalla presidente della Croce Rossa di Brindisi, Alessandra Palmisano Peccerillo, perchè giungano aiuti alimentari oltre che vestiario, in particolare scarpe e pantofole. Questa mattina lungo la banchina d’attracco anche l’arcivescovo di Brindisi monsignor Domenico Caliandro  «È bene che noi aiutiamo questa gente, come diocesi e come città- ha detto- Ci è stato detto che resteranno pochissimo qui, al massimo un paio di giorni. Per gestire l’emergenza dobbiamo fornire aiuti con acqua, biscotti, latte per bambini. Ringrazio i miei concittadini per la vicinanza e l’accoglienza che hanno sempre fornito in queste circostanze di difficoltà, e li stimolo a farsi ancora carico di queste situazioni».

Ma l’emergenza non è finita, a giorni potrebbero arrivare nuovi sbarchi.

Lucia Portolano

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