Nuova giunta Consales, secondo la legge Delrio è illegittima

BRINDISI-  Sono tornati a chiamarla festa dell’Unità, quella che ancora si faceva ai tempi dei Democratici di sinistra, il Pd cerca così di rispondere a chi definisce il partito di Renzi di forte matrice democristiana poco di sinistra. Al via ieri sera la festa dell’Unità organizzata dal partito democratico di Carovigno a  Torre Santa Sabina. Ad aprire la fase di dibattiti la questione femminile, o meglio “le donne e la politica”. Il Pd sceglie di partire con questa tema, caldo negli ultimi giorni anche per le vicende politiche della città di Brindisi, dove  il sindaco democratico Mimmo Consales ha nominato la sua nuova giunta con una sola donna, nove assessori in tutto: 8 uomini, e 1 donna.

La scelta non solo ha scatenato gli attacchi dell’opposizione di centrodestra ma anche le critiche delle stesse donne del partito democratico, che poco hanno anche digerito la frase espressa dal sindaco  per  giustificare la sua decisione  : “Le donne non votano le donne”, questo perché in consiglio comunale a Brindisi non è stata eletta nessuna consigliera.  “Partiti e movimenti politici (con diversi gradi, ovviamente) hanno un approccio arretrato culturalmente e politicamente nei confronti del tema- scrive su facebook Elisa Mariano, parlamentare del Pd- E resistono, conservano, riperpetuano. Ogni volta che possono. Tuttavia di questa arretratezza si può decidere di esserne semplicemente lo specchio, oppure, la si può sfidare. Non occorre neppure grande coraggio. Ci vuole la capacità di non considerare il contributo delle donne alla vita pubblica al pari di quello di una corporazione che autoelegge i propri membri “a tutela della specie”. Una banalizzazione irricevibile del tema, e una giustificazione goffa che tenta di scaricare sulle elettrici (come se le donne non potessero essere votate e sostenute anche dagli uomini) i limiti delle proprie scelte. L’assenza di donne dai luoghi della decisione non è un problema delle donne, che scalpitano e rivendicano spazi senza avere meriti elettorali. E’ un problema di compiutezza della democrazia. È un limite per la comunitá che si ha l’ambizione di rappresentare e governare. Per questo ci sono delle norme, su questo punto, ormai chiarissime e perentorie. Basterebbe la volontà di applicarle.”

La norma a cui si riferisce la parlamentare è stata approvata il 7 aprile scorso, la legge n.56 del decreto Delrio, legge di riforma degli enti locali,  che testualmente dice: ““Nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3 mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misure inferiore al 40 per cento con arrotondamento aritmetico”.

La norma fissa la soglia minima del 40 per cento della presenza femminile.  Insomma stanno alla legge su nove assessori il sindaco di Brindisi avrebbe dovuto nominare almeno tre donne per non rischiare che il suo esecutivo sia riconosciuto come illegittimo.

Il rischio ora c’è tutto. E qualcuno è già sul piede  di guerra. Basta far valere le norme.

Lucia Portolano

 

 

 

3 Commenti

  1. Non solo la Legge Delrio,che evidentemente i nostri amministratori neanche la conoscono,altrimenti non si sarebbero addentrati in un pateracchio del genere.Il tutto anche alla faccia delle “Pari Opportunita”e della stessa Commissione che deve essere ancora completata dopo le segnalazioni di rito dei vari Enti
    e che da oltre un anno non viene sciolto il nodo delle nomine.Forse perche’ c’e’ una sola “Autocandidatura” coraggiosa al difuori di candidature e raggruppamenti concertati per tali scelte.Anche qui’ prevale il maschilismo ed il ritardo
    non lo giustifica e nessuno ha il coraggio politico di uscire allo scoperto.

  2. Perché agitarsi tanto per una giunta che comunque é destinata a naufragare, non occorre la sfera di cristallo per vedere il prossimo futuro e, del resto giá previsto da chi, forse appassionato di scacchi, da buon osservatore, aveva giá previsto le mosse dell’avversario. Lasciate sfogare chi, come scriveva tempo fa su Agenda Brindisi Giorgio Sciarra, ha investito in mastice per rimanere ben attaccato alla aspirata poltrona. Poco importa il colore, le ideologie ed il coraggio di prender posizione. É tutto grigio, piatto, anonimo. Il peggior momento politico che questa cittá abbia mai vissuto

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