200 in corteo per Brindisi, c’era anche Consales/ Video e Interviste

BRINDISI- Hanno deciso di manifestare anche sotto la pioggia. Erano circa duecento a protestare contro l’abolizione della Provincia di Brindisi. Tanti gli assenti, non solo i cittadini, ma anche i politici. Chiamati all’appello non c’era nessun parlamentare. In testa al corteo, a sorpresa, il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, che qualche ora prima aveva chiesto agli organizzatori, ai consiglieri comunali Roberto Fusco e Riccardo Rossi di non strumentalizzare l’iniziativa. Consales c’era, ribadendo il sostegno alla manifestazione di piazza, ma domani in Consiglio voterà a favore dell’accorpamento con la Provincia di Lecce. E tra i cori dei manifestanti proprio la richiesta al sindaco e ai consiglieri di non votare domani in assise.

Il corteo si è concluso in piazza Matteotti, sotto i cancelli del Comune di Brindisi, proprio dove si era appena finita una riunione di maggioranza, qualche consigliere comunale infatti guardava dalle finestre la manifestazione. Domani la maggioranza voterà per l’annessione con Lecce nonostante durante l’incontro ci sia stati momenti di tensione, Consales ha chiaramente detto ai centristi che i consigli comunale e provinciale di Lecce non possono votare la delibera per la sottoscrizione del protocollo delle garanzie presentato da Udc e Noi centro. Alla fine però Consales e i suoi hanno raggiunto l’accordo.

Tornando al corteo, in piazza Matteotti i manifestanti si sono fermati, hanno  parlato Riccardo Rossi e Roberto Fusco hanno chiesto ai parlamentari, assenti, di non votare la conversione del decreto del Consiglio dei ministri che prevede la soppressione della Provincia di Brindisi. Poi ha preso la parola il sindaco: “Sono contento che finalmente Brindisi è scesa in piazza per difendere gli interessi dei cittadini. Ho chiesto al Ministro visto i trascorsi di questa provincia di mantenere un presidio di Prefettura- ha detto Consales- ma domani io resterò della mia posizione voterò per Lecce, perché il decreto ha già deciso, ci ha accorpato a Taranto. Il consiglio comunale può scegliere diversamente come hanno fatto altri 16 Comuni della provincia di Brindisi. Perché è questo quello che vogliono i cittadini”.

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Lu.Po.

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