Ricerca di idrocarburi, Tomaselli: “Presentata una mozione, ma è necessaria una moratoria”

ROMA- Troppe richieste per la ricerca di idrocarburi nel  mare Adriatico, e il gruppo del Pd al  Senato  propone e approva a larga maggioranza una mozione per sospendere le nuove attività. Lo fa sapere il senatore democratico Salvatore Tomaselli. “Il mare Adriatico – dice  il parlamentare- rappresenta un bene fondamentale, sia per l’ambiente marino che per la vita sociale, culturale ed economica che si svolge lungo le sue coste. Per questo consideriamo scellerata la proliferazione, negli ultimi anni, di richieste d’autorizzazione da parte delle compagnie petrolifere per effettuare ricerche nei fondali adriatici per individuare giacimenti di idrocarburi.”

Nello scorso mese di aprile il gruppo del Pd ha promosso una mozione, approvata a larga maggioranza dal senato, con cui si impegna il governo a disporre la sospensione delle nuove attività di coltivazione di idrocarburi liquidi entro le dodici miglia dalle linee di costa e dalle aree marine e costiere protette.

“Si è trattato-aggiunge Tomaselli- del più significativo intervento istituzionale intervenuto negli ultimi anni volto a limitare e/o bloccare tale moltiplicazione di istanze.Le recenti ulteriori richieste, depositate nelle scorse settimane presso i Ministeri competenti, per l’effettuazione di ricerche di idrocarburi al largo delle coste pugliesi ripropongono, però, la necessità di un vero e proprio intervento normativo sia nazionale che internazionale.”

Tomaselli interviene dopo l’appello lanciata ai parlamentari da alcune associazione ambientaliste locali in viste delle autorizzazioni richieste dalla multinazionale Global Petroleum Limited per nuovi quattro progetti.

“Le ultime richieste di ricerche preliminari di giacimenti di idrocarburi, collocate in aree marine ben oltre le 12 miglia (si va dalle 25 alle 40 miglia),- continua Tomaselli- esigono infatti la necessità di una vera e propria moratoria che coinvolga l’intero mare Adriatico e, quindi, sia lo Stato italiano che gli altri Stati che si affacciano sul nostro mare, a cominciare dalla Croazia, con un ruolo attivo della stessa Unione Europea.In tale senso, ho ripresentato all’inizio di questa legislatura (il 25 marzo 2013) il disegno di legge, a mia prima firma e sottoscritto da altri venti senatori di vari gruppi, che prevede il divieto di prospezione, di ricerca e di coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del mare Adriatico.”

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