BRINDISI – Resta qualche strascico critico dopo l’annullamento della gara di mountain bike prevista per ieri sera, organizzata dalla sezione provinciale dell’Uisp, (Unione italiana sport per tutti), ente di promozione sportiva, con alcune associazioni locali, ed inserita nel calendario di Brindisi Città europea dello Sport 2014.
In una nota a firma del presidente provinciale Livia Torre, l’Uisp lamenta la scarsa attenzione riservata all’evento puntando il dito soprattutto sull’organizzazione (l’evento era previsto originariamente nel centro storico): “Fissata in prima istanza – dice l’Uisp – per il giorno 21 giugno, la gara viene rinviata perché sul percorso era stato autorizzata la presenza di un palco per delle esibizioni. Nessuno ci aveva avvisati. Fissiamo nuovamente la gara per il giorno 12 luglio”. Poi, secondo la stessa Uisp l’11 luglio “il Comando Polizia Municipale di Brindisi ci notifica che non avrebbe prestato alcuna assistenza istituzionale durante la gara, ritenendo non garantita la sicurezza soprattutto dei pedoni sul circuito di gara”. L’ente di promozione sottolinea di aver avuto le autorizzazioni dagli uffici competenti (l’ufficio traffico). Quindi, l’Uisp deciderebbe per un ulteriore rinvio al 26 luglio, “anche sollecitati dall’assessore allo Sport e dal dirigente del medesimo settore con promessa di una attiva collaborazione per la migliore riuscita dell’evento”. Il tutto, al netto della visione diversa rispetto alla “valutazione tecnica del Comando di Polizia municipale, perché certa di aver ottenuto le autorizzazioni previste nel rispetto della legge”. L’Uisp prosegue evidenziando che sarebbe stato richiesto da assessore allo Sport e dirigente del settore di spostare la gara nel Cillarese e “di sottoporre tale percorso ad una commissione tecnica, con aggravio di spese e ulteriore perdite di tempo”: decisione che ha spinto gli organizzatori ad annullare la gara. Al tempo stesso, l’ente di promozione sportiva lamenta anche una sorta di superficialità nel rapporto tra gli uffici comunali e l’organizzazione.
L’assessore allo Sport Antonio Ingrosso difende la decisione che è stata presa: “Il percorso previsto originariamente – commenta Ingrosso – aveva dei problemi di sicurezza che sono stati evidenziati, per questo abbiamo chiesto che la gara si svolgesse al Cillarese”.
Secondo Ingrosso c’è stata anche la mancanza di interlocuzione con l’Uisp dopo la richiesta di spostare la manifestazione di mountain bike nello stesso Cillarese. L’assessore, quindi, ha voluto ribadire che da parte sua e dell’assessorato c’è la più completa disponibilità per le società che dovessero fare richiesta per eventuali problemi.
Francesco Trinchera
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