Nonostante la raccolta differenziata, il divano si abbandona ancora in strada

LATIANO – Un’esposizione a cielo aperto offerta da un locale mobilificio? No. Più semplicemente l’inciviltà di chi non sente sulla propria pelle il peso della sua ignoranza e crede che abbandonare un intero set di divani davanti al campo sportivo di un paese sia una cosa assolutamente normale. Accade a Latiano: vicino alle campane per la raccolta differenziata del vetro, in avia Torre Santa Susanna, infatti, sono spuntati, giovedì mattina, alcuni comodi divani, messi lì in bella mostra, abbandonati da qualcuno che, forse, è alle prese con il rinnovo del mobilio casalingo.

Qualche dubbio circa il perché qualcuno, particolarmente furbo, abbia avuto la gran pensata di lasciare un intero set di divani all’aria aperta, ignorando i pochi e semplici principi che regolano la raccolta dei rifiuti in paese, viene ma, non c’è dubbio, l’artefice  del deposito è molto abile, visto che avrà avuto bisogno di forza e tempo per scaricare tutto quanto e ha avuto la destrezza e la delicatezza di non disturbare nessuno, agendo nell’ombra e nel silenzio. Un’altra ipotesi da non scartare è la possibilità della presenza di un’intera squadra di forzati del rifiuto: secondo gli abitanti della zona, infatti, la scena, ogni volta simile ma sempre diversa per tipologia, estensione e olezzo del deposito, si ripete da tempo.

L’autore o gli autori, quindi, agiscono nell’ombra, quasi come quei supereroi che mettono al primo posto la riservatezza della propria identità segreta. Purtroppo per loro, però, qualcuno sta mettendo in pericolo cotanto segreto, rischiando di far calare la maschera a qualche componente di questa, pare, folta schiera di superinquinatori. C’è chi giura di aver beccato in flagranza lo scarico della spazzatura e di non aver fatto in tempo a immortalare la scena. Dovesse succedere di trovarsi col telefonino a portata di clic, i Clark Kent e i Peter Parker della monnezza avrebbero i minuti contati, andando incontro alle sanzioni previste dalla legge e alla sicuramente non ambitissima notorietà derivante dalla faccenda.

In realtà, non è poi detto che chi si macchia di tali crimini si senta davvero responsabile di qualcosa: il comune buon senso è uno degli indici di civiltà più significativi per una comunità ma capita spesso che l’arroganza di alcuni sminuisca il valore delle semplici azioni che fanno di un cittadino un buon cittadino e di un paese un buon paese. Latiano, da questo punto di vista, è lontano anni luce dal ritenersi un’oasi di bellezza e civiltà e la colpa, purtroppo, è in gran parte di chi lo abita.

Maurizio Distante