BRINDISI – Qualcosa si muove, sul fronte Micorosa. Dopo lo stop giunto da Roma al sindaco Consales sul progetto per la messa in sicurezza della zona altamente inquinata, le sollecitazioni rivolte dal primo cittadino al Ministero dell’Ambiente perché si intervenisse con decisione sulla vicenda avrebbero sortito i primi effetti positivi. Stamattina si è svolto a Roma un vertice cui hanno preso parte i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Brindisi, del Ministero dell’Ambiente e della società di progettazione Sogesid.
Nel corso di tale incontro è stato confermato il quadro di contaminazione dell’area Micorosa, messo in discussione dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e si è stabilito di integrare il progetto da parte di Sogesid in tempo utile per consentire alla segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente di esprimersi su questo caso nella riunione già convocata per mercoledì prossimo. In un precedente vertice, il responsabile del procedimento del Consiglio superiore dei Lavori pubblici aveva definito lacunoso il progetto presentato da Sogesid, società in house del Ministero dell’Ambiente, per la messa in sicurezza di questa area, avanzando la richiesta di integrare carte, documenti e intervento.
Il Ministero dell’Ambiente, prima dell’alt, aveva decretato lo stanziamento delle risorse, prevedendo, però, l’obbligo che le opere fossero cantierizzate entro quattro mesi, col rischio, alla luce dei rilievi del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, di non farcela coi tempi. Il sindaco, nell’occasione, fece rientro a Brindisi con l’amaro in bocca. Oggi, invece, Consales può guardare con moderato ottimismo per la buona soluzione della vicenda.
«L’auspicio è che si possa recuperare il tempo perso a causa delle lacune del progetto elaborato da Sogesid – ha affermato Consales – in maniera tale da non correre il rischio di perdere un finanziamento di quaranta milioni di euro e quindi di non effettuare il complesso intervento di bonifica».
BrindisiOggi
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