Il Tar: “Tarsu troppo alta”, gli albergatori vincono contro il Comune

CAROVIGNO – Tarsu troppo alta, il giudice dà ragione agli albergatori. Succede a Carovigno, dove alcune associazioni e operatori del settore hanno citato in giudizio il Comune per una delibera del 2013 con cui si fissavano dei parametri ritenuti troppo alti dagli interessati. Si parla di una tariffa doppia per le camere degli alberghi rispetto a quella prevista per le abitazioni a uso privato. «La delibera – si legge nella sentenza del Tar di Lecce, cui gli albergatori si sono appellati per far valere le proprie ragioni – è illegittima laddove prevede che, per gli alberghi, l’insieme dei locali destinati esclusivamente a stanze sconta una tariffa pari a euro 4,23, che è più alta di circa il doppio rispetto a quella delle abitazioni,  2,41 euro a mq».

Tutto da rifare, quindi, per il sindaco Mimmo Mele e la sua giunta che, ora, dovranno riformulare un tariffario meno esoso per la tassa sui rifiuti destinata alle strutture alberghiere. In pratica, la giunta non potrà ripristinare la Tarsu così com’era prima della delibera ritenuta illegittima dal Tar ma dovrà stilare un nuovo regolamento per il pagamento. «Il Comune di Carovigno – sempre dalla sentenza del Tar – avrebbe dovuto fornire, sulla base di dati statistici rilevati a seguito di studi specifici e oggettivamente riscontrabili, la dimostrazione delle ragioni per le quali ha ritenuto di applicare agli esercizi alberghieri una tariffa maggiore rispetto a quella applicata alle abitazioni civili e non limitarsi alla mera enunciazione di petizioni di principio, argomentazioni generiche o, addirittura, affermazioni apodittiche».

Insomma, l’amministrazione non avrebbe fornito sufficienti e obiettive constatazioni per applicare una tariffa così alta ad alberghi e affini, motivo per cui il Tar ha accolto la richiesta degli operatori del settore e condannato il Comune di Carovigno al pagamento di 3000 euro e alla riformulazione della delibera secondo canoni più equi.

BrindisiOggi

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