SANDONACI – Non ci sono dubbi sulla natura dolosa del rogo divampato la notte tra domenica e lunedì a Sandonaci. L’atto è chiaramente di natura dolosa e l’obiettivo dei delinquenti entrati in azione è il vicesindaco del paese, Mariangela Presta. È stato lo stesso esponente del Pd ad accorgersi del principio d’incendio che, quando quasi tutti erano ormai a letto, stava per inghiottire la sua Hunday Getz celeste, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, e a correre ai ripari, spegnendo il fuoco prima che le fiamme si allargassero su tutta la vettura.
A indagare sul fatto ci sono i carabinieri della locale stazione che, dai primi accertamenti, avrebbero trovato il punto da cui il rogo sarebbe partito: su una delle ruote anteriori del mezzo sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile, segno inequivocabile della natura dolosa del rogo. Resta ora da capire chi c’è dietro al probabilissimo atto intimidatorio e perché si vuole colpire proprio il vicesindaco del paese. Solidarietà, intanto, arriva a Mariangela Presta dal gruppo consiliare del Pd della Regione.
«A nome di tutto i consiglieri democratici – spiega Pino Romano, capogruppo democratico in Regione – voglio assicurare a Presta che le siamo vicini dopo l’intimidazione ricevuta da parte di alcuni balordi che hanno provato a incendiare la sua auto, la scorsa notte. Non va più sottovalutato il fenomeno delle intimidazioni agli amministratori pubblici che, in Puglia, si registrano in maniera superiore al resto d’Italia, così come ha riconosciuto pochi giorni fa la Commissione parlamentare d’inchiesta giunta a Bari per le audizioni». Le indagini in corso, intanto, puntano a far luce sulla vicenda e a schiarire le ombre che, inevitabilmente, si allungano in simili occasioni.
BrindisiOggi
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