BRINDISI- Il Comune dovrà incassare 23 milioni di euro per Ici e Imu dell’Enel, non solo, ma cifre importanti arriveranno anche da altre aziende che producono energia e così consiglieri comunali del Pdl chiedono al sindaco di abbassare l’Imu per la seconda casa. Imposta aumentata nella precedente seduta del Consiglio comunale a causa delle mancate entrare nelle casse comunali. “Esprimiamo la nostra soddisfazione per la comunicazione del sindaco rispetto al recupero di somme Ici e Imu arretrate dall’Enel – scrivono i consiglieri azzurri- A questi dovranno aggiungersi gli altri importi che dovranno versare le altre aziende secondo quanto stabilito dall’ultimo consiglio comunale. Riteniamo che oggi non ci siano più le condizioni che hanno giustificato il recente aumento dell’Imu sulla seconda casa”. In un documento congiunto i consiglieri Mauro D’Attis, Cosimo Elmo, Pietro Santoro e Pietro Guadalupi chiedono di procedere alla revoca dell’aumento dell’Imu portando in consiglio comunale una delibera che decida in tal senso.
Ma a questa richiesta Consales aveva già risposto anticipatamente, quando in conferenza stampa aveva precisato che questi introiti permetteranno di mantenere qualitativamente e quantitativamente i servizi ai cittadini, che a causa dei mancati trasferimenti agli enti locali erano a rischio. A questo si aggiungono i 17 milioni di euro di sforamento del patto di stabilità, i 23 milioni di euro serviranno a coprire i conti pubblici. Quindi per ora l’Imu sulla seconda casa resta, anzi il sindaco si era anche sbilanciato. “Se dovessimo abbassare le tasse- aveva detto Consales- il prossimo anno ridurremmo l’Ici per la prima casa e non per la seconda, perché vogliamo tutelare le fasce più deboli”.
Insomma gli azzurri ci provano, ma in realtà la risposta già la conoscono.
Lu.Po.
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