BARI- Ancora richieste di trivellazione nel mare della costa brindisina. A lanciare l’allarme è l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro dopo che l’ennesimo avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale richiesta da una società petrolifera per l’estrazione di petrolio lungo la costa tra Bari e Brindisi. La competenza al rilascio delle autorizzazioni è in mano al ministero il parere della Regione è solo consultivo. “Sembra non aver fine purtroppo l’aggressione da parte delle multinazionali del petrolio al nostro mare- spiega Nicastro- nei giorni scorsi la Global Petroleum Limited ha avviato l’iter di Valutazione di Impatto Ambientale per altri 4 permessi di ricerca idrocarburi, ciascuna delle quali copre un’area marina di 750 km quadrati, che interessa il tratto di consta che insiste sui comuni di Giovinazzo, Bari, Mola di Bari, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Brindisi, San Pietro Vernotico e Torchiarolo”.
Il componente della giunta Vendola riporta a galla la questione e chiede una rivisitazione della politica energetica nazionale, compiti e ruoli,.
“In attesa che la documentazione tecnica giunga ai nostri uffici e si avvii la fase di valutazione locale che, come si ricorderà, ha valore meramente consultivo e non vincolate per il Ministero- continua Nicastro- non posso fare a meno di ribadire un concetto: è sempre più urgente una revisione della politica energetica nazionale alla luce degli sforzi che i territori, la Puglia in particolare, stanno facendo verso le fonti rinnovabili di energia. Soprattutto crediamo che non possa rimanere inascoltata la voce dei territori: privati cittadini, associazioni, forze politiche e, finanche, interi consigli regionali rivieraschi, si sono determinati dicendo la propria contrarietà ad uno sfruttamento selvaggio dei giacimenti di idrocarburi nell’Adriatico”.
Lo stesso ha fatto infatti il consiglio comunale di Brindisi che approvato un ordine del giorno con il quale esprime contrarietà alle trivellazioni.
la Puglia , una delle regioni più Belle ,
dei posti più Belli ,
NATURA E COSTA !!!
già devastata in passato da centrali , raffinerie , acciaierie …
oggi ettari infiniti di campagne cannibalizzate in onore delle fonti rinnovabili con parchi eolici e fotovoltaici sterminati..
una TAP alle porte…
E SI PARLA ANCORA DI CERCARE PETROLIO !!!!!
OOOOOOOOH !!! E BASTA ADESSO NO ?!!!
ci stanno devastando il territorio , passato , presente e futuro…sempre a scavare e devastare…
trivellazione quindi ..?
DECISAMENTE la RICCHEZZA DI POCHISSIMI ( 1 o 2 elementi)
per il Grande Disagio di 4Milioni e 53mila abitanti
che nelle belle stagioni , ultima 2013 , porta fino a 70 milioni di turisti ,
http://www.quotidianodipuglia.it/FotoGallery_IMG/HIGH/20140515_69809_grafico_turismo.jpg.
mi raccomando , ri_Caschiamoci !
No alle trivellazioni !!!! Basta con le deturpazioni e sfruttamento selvaggio del territorio.
Scelte politiche già seguite in passato hanno segnato inesorabilmente l’ambiente ( es.centrale a carbone,montedison, Italsider,ecc.)
Desertificato le attività produttive e la creatività professionale di molti per gli interessi spregiudicati di pochi.
Siamo alle solite, nel miraggio di posti di lavoro e di un presunto progresso si svendono e liquidano le ricchezze del territorio.
Gli indirizzi strategici di sviluppo devono cambiare, occorre seguire altri percorsi.
Perche’ invece di mettere alla croce queste societa’ che investirebbero nel nostro territorio non si pensa ad una cooperazione ed ad uno sviluppo sostenibile di questa attivita’? Magari la Regione e i comuni potrebbero avvalersi di tecnici specializzati nel settore oil and gas drilling (come il sottoscritto) invece di valutare senza conoscenze specifiche.
… bravo l’assessore regionale che fa la voce grossa in difesa dei diritti dei territori e dei cittadini … Le altre istituzioni, Comune di Torchiarolo in testa, dormono sonni tranquilli; un Comune che latita, come sempre, non è degno di difendere gli interessi dei propri cittadini. Si consolida ogni anno che passa il convincimento che agli amministratori locali basta che vadano bene solo le sagre, i balli con le “pizziche” in piazza centrale, giusto il tempo di fare pubblicità alla propria insipienza, mentre che i problemi e le questioni serie scittano e scoppiano a tutto danno del territorio e delle comunità, come la TAP, l’istituzione delle suore salesiane che vanno via dopo decenni di operosità, il quoziente familiare del quale non se ne fregano nulla, la sanità ridotta al lumicino sul ns territorio, opere attivate nel più generale dissesto delle regole della trasparenza…In siffatto mare magnumn … del magna magna generale la caccia del petrolio aiuta a tenere sempre più nel losco l’attiivtà amministrativa. Perciò.. ad majora Torchiarolo