BRINDISI- Il Comune di Brindisi consegna 28 alloggi ai residenti da Parco Bove ma Massimiliano Oggiano, Capogruppo de “La Puglia prima di tutto”, solleva alcuni interrogativi sulla vicenda e presenta un’interrogazione scritta al sindaco Consales.
“La interrogo per conoscere- dice Oggiano – 1. quali criteri l’Amministrazione intende adottare per procedere alla individuazione delle così dette “baracche” da demolire e alla conseguente assegnazione di n. 28 alloggi ai rispettivi residenti/assegnatari; 2. quali sono i motivi ostativi ad una celere consegna dei nuovi alloggi comunali in zona “Torretta” ai 28 residenti/assegnatari stante il fatto che alcuni di essi hanno già subito furti ed atti vandalici; 3. quale è la tempistica che l’Amministrazione ha previsto per la cantierizzazione e costruzione degli ulteriori 45/50 alloggi comunali in zona “Torretta” necessari a risolvere definitivamente l’annosa vicenda dell’emergenza abitativa di Parco Bove”.
Non solo Oggiano ricorda anche che il piano per affrontare l’emergenza abitativa di Parco Bove venne deliberato nel lontano 2002 su sua proposta ed approvato dall’allora Consiglio Comunale.
Alle domande di Oggiano risponde l’assessore comunale alle Politiche abitative Lino Luperti.
“Non ci siamo mai attribuiti meriti. L’importante era raggiungere l’obiettivo e ci siamo riusciti. Non solo- aggiunge Luperti- Il sindaco mi aveva anche chiesto di reperire altri fondi per affrontare l’emergenza abitativa. Così è stato. La costruzione di altri 28 alloggi è già stata finanziata”.
Sui criteri di assegnazione , poi , l’assessore chiosa: “ Abbiamo rispettato i criteri previsti, iniziando dalle fasce più deboli. Ossia da famiglie che avevano in casa disabili ed anziani. Persone che risiedevano attualmente in baracche fatiscenti a rischio crollo. La scorsa settimana poi abbiamo estratto gli appartamenti davanti agli occhi di tutti. Ogni famiglia , delle 28 assegnatarie, ha avuto una casa”.
BrindisiOggi
Quando saranno costruite la rimanenza degli altri 28 alloggi cosi il merito sara’ di luperti oppure quelli che sono rimaste dovranno aspettare 47 anni di nuovo