Ripristinato il servizio: torna l’acqua in casa del disabile

BRINDISI – Si è conclusa con un lieto fine, la storia del disabile di Brindisi e di sua sorella che sono stati lasciati senza acqua corrente dall’Acquedotto Pugliese, venerdì scorso, a causa di alcune pendenze non imputabili a loro. La coppia di fratelli divide un appartamento al terzo piano di un condominio in via Materdomini, quartiere Casale. Ieri sera, intorno alle 21.30, mentre la donna era nello studio del suo legale per mettere a punto i provvedimenti da adottare, i rubinetti sono tornati in funzione e tutti quelli interessati alla vicenda hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.

«Sono stati giorni difficili – ha commentato la sorella del portatore di handicap – ma, finalmente, possiamo dire che questa brutta storia è finita». In realtà, la parola fine non è stata ancora scritta nero su bianco. «Certo, non può concludersi così: già ieri sera sono partite le lettere di diffida per l’Aqp, perché non è tollerabile l’atteggiamento assunto dall’azienda di fronte alla nostra situazione». Nonostante i vari solleciti susseguitisi nei giorni, infatti, la posizione dell’Acquedotto Pugliese non si è modificata fino a ieri sera, esigendo il pagamento delle pendenze come condizione necessaria e sufficiente al riallaccio dell’impianto condominiale alla rete idrica. «Questa nostra presa di posizione – spiega la donna – è strumentale affinché non succeda più quanto capitato a noi: è vero che l’azienda può interrompere l’erogazione in occasione di morosità ma l’utente interessato deve essere ampiamente informato della cosa. Noi non solo siamo sempre stati dei buoni pagatori ma eravamo all’oscuro di tutto. Se qualcuno doveva avvisarci, ha dimenticato di farlo. Avessimo saputo per tempo di correre un simile pericolo, avremmo provveduto a scongiurarlo».

L’amministratrice dello stabile di via Materdomini, da quanto ha fatto sapere in questi giorni, avrebbe sollecitato gli inquilini morosi ma non avrebbe reso pubbliche le minacce dell’Acquedotto, facendo ritrovare tutti, di punto in bianco, senz’acqua. «Fino a ieri eravamo concentrati sull’Aqp perché dovevamo assolutamente risolvere la questione – fa sapere ‘inquilina del terzo piano – da oggi, possiamo pensare anche a chiamare in causa la nostra amministratrice». Anche il sindaco, Mimmo Consales, ha espresso la sua personale soddisfazione per l’esito della faccenda. «Finalmente – ha dichiarato il primo cittadino – da ieri sera siamo riusciti a far riavere l’acqua al disabile residente in via Materdomini». Per giungere alla positiva soluzione della vicenda, la signora e suo fratello hanno potuto contare sull’appoggio e l’aiuto di alcune figure professionali e istituzionali, cui va il loro più sentito grazie.

«Dobbiamo ringraziare il nostro avvocato che, dal primo momento, ha preso a cuore il nostro problema, facendo di tutto per sollecitare chiunque ne avesse facoltà a fare qualcosa per sbloccare la situazione; un’altra persona che ci è stata vicino è l’assessore all’urbanistica del Comune di Brindisi, Pasquale Luperti, che, pur non essendo la questione di sua stretta competenza, ha messo in moto un meccanismo virtuoso che ha determinato il felice finale della storia». Una volta sistemate queste faccenda, ci saranno dei lavori al terzo piano del condominio di via Materdomini. «La prima cosa che faremo sarà rendere indipendente l’impianto idrico, scollegandolo da quello centralizzato, per evitare in futuro di incappare in simili, grottesche, disavventure».

Maurizio Distante

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