LATIANO – I Pon, i programmi operativi nazionali finanziati con i fondi speciali che l’Europa mette a disposizione delle scuole, si avviano a conclusione insieme all’anno scolastico, imponendo un bilancio delle attività svolte coi ragazzi. Il resoconto, per gli studenti e i docenti della scuola secondaria di primo grado “Croce-Monasterio” di Latiano, guidato dalla dirigente Chiara Losurdo, è sicuramente positivo, visti i risultati portati a casa e resi pubblici durante una manifestazione tenutasi nei locali del plesso “Monasterio”, mercoledì scorso, alla presenza dei ragazzi protagonisti e degli insegnanti che li hanno accompagnati durante tutto il percorso durato quanto l’anno scolastico.
Tra le varie attività portate avanti dagli studenti, spiccano i “Giochi di matematica”, che hanno permesso ai ragazzi di partecipare ai campionati internazionali dell’università Bocconi di Milano, una competizione che ha visto sfidarsi a colpi di formule e conti studenti di tutta Italia con un format simile a quello di un torneo sportivo. I piccoli matematici latianesi si sono distinti nella gara: ben 26 giovanissimi hanno partecipato alle semifinali del concorso, conseguendo un attestato di merito; uno, Carlo Carlucci, della prima F, è arrivato sino alle finali di Milano, ottenendo un attestato d’eccellenza. Un altro progetto significativo, riservato alle classi quinte della scuola primaria e alle terze della scuola secondaria, ha visto i ragazzi impegnati a trovare un segno grafico rappresentante il proprio istituto: “Un logo per la tua scuola”.
I ragazzi, guidati dai docenti d’arte, hanno lavorato per trovare un’immagine che potesse rappresentare il luogo dove passano gran parte delle proprie giornate. Il progetto vincitore è stato realizzato dai suoi creatori all’interno di una delle aule dell’istituto affrescata con scene e colori di un paesaggio mediterraneo. Il successo delle iniziative portate avanti dai ragazzi e dai docenti determinerà, con ogni probabilità, il futuro di simili progetti da svolgere parallelamente all’attività didattica classica. Così facendo, infatti, si coinvolgono i ragazzi in laboratori e sfide accattivanti che sviluppano la curiosità e i talenti che ognuno porta dentro, attivando una sana competizione e stimolando capacità molto spesso nascoste.
Maurizio Distante
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