Al Verdi le sonorità del “Canto antico della nostra terra”

BRINDISI-  Quaranta anni di storia del gruppo di ricerca popolare «Canto antico della nostra terra» raccontati un disco che raccoglie canti, balli e i usi delle tradizioni popolari di Brindisi e del Salento.  Il CTG «L’Ogivale» di Brindisi porta in scena le atmosfere meravigliose delle antiche tradizioni popolari domani venerdì 23 maggio (ore 20.30) al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.

 Il progetto discografico assume il significato di testimonianza, quella di un gruppo che nel corso degli anni ha svolto il ruolo di recupero della memoria, delle tradizioni e della storia di un territorio, fondamentale per poter immaginare uno sviluppo e una crescita. Tanti momenti disseminati in una storia che diventa narrazione grazie anche all’elaborato grafico, realizzato da Filippo Motole, che accompagna il disco.

 Il lavoro, iniziato due anni fa, raccoglie due poesie di Ennio Masiello, registrate dalla voce dello stesso autore, autentico cantore e cultore della brindisinità, e da Teresa Guadalupi, dicitrice ufficiale delle poesie di Masiello, oltre a dieci canti della tradizione popolare brindisina e salentina interpretati dal «Canto antico della nostra terra». Un disco come quarantesima candelina, culmine di un cammino punteggiato di ricordi e di tappe importanti e cominciato, con la direzione artistica di Bartolomeo Greco, sulle tracce della prima raccolta di canti popolari brindisini curata da Edoardo Pedio nel 1914.

 Due lp (1977 e 1978), un cd (1994), il volume «Canti popolari della Terra d’Otranto, raccolta di spartiti musicali» (2004) e l’ultimo cd (2014) sono i segni tangibili di una lunga bella storia iniziata per gioco e per avventura ma che poi è riuscita a sviluppare uno studio sulle tradizioni con tanti qualificati contributi e favorire la nascita e la diffusione di altri gruppi nel nostro territorio e più in generale in Terra d’Otranto.

 L’appuntamento ripercorre una lunga e bella storia ispirata al recupero di costumi, musiche e danze tramandate e al teatro in vernacolo. Con un testimonial d’eccezione come Peppe Barra, il versatile attore e cantautore partenopeo capace di coniugare la sapienza antica con gli umori del nostro tempo, la grazia del mestiere con le invenzioni dell’arte.

 Nel corso della serata sarà presentata la decima edizione del concorso per la poesia in vernacolo «Mannaggia la Rima – Per non dimenticare Raffaele Cucci», a quindici anni dalla scomparsa del poeta e commediografo brindisino. Un progetto che ha l’obiettivo di offrire al «Canto antico della nostra terra» uno spazio rinnovato per la valorizzazione del dialetto, che rappresenta le nostre radici, la nostra storia, la nostra cultura, nell’insieme un forte richiamo alla nostra identità.

 Tanti momenti per tributare un omaggio alla città di Brindisi e agli studiosi ed esperti del patrimonio artistico e culturale della città e del Salento che hanno contribuito a costruire un percorso di crescita lungo quaranta anni, come il «Centro Studi Raffaele Protopapa» di Lecce, Giacomo Carito, Rosario Iurlaro, Raffaele Cucci e lo stesso Ennio Masiello; ma anche ai tanti giovani brindisini che nel tempo hanno lasciato con il loro entusiasmo una impronta decisiva nella storia del «Canto antico della nostra terra».

 Si comincia alle ore 20.30

Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it

BrindisiOggi

Tel. (0831) 229230 – 562554

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