BRINDISI – Un esposto con nome e cognome consegnato in Procura sull’appalto per la messa in sicurezza della falesia del litorale nord di Brindisi, e l’autorità giudiziaria apre un’indagine conoscitiva. All’attenzione del pm Antonio Costantini il bando del Comune di Brindisi per le opere di messa in sicurezza della costa vinto dall’azienda locale R.A. costruzioni di Giuseppe Roma. Nei giorni scorsi gli uomini della Capitaneria di Porto hanno acquisito la documentazione presso l’ufficio contratti di Palazzo di Città.
Chi ha presentato l’esposto avrebbe segnalato presunte inadempienze e la mancanza di requisiti della dittà che si è aggiudicata i lavori. Un appalto di oltre 2 milione e 600mila euro per realizzare le opere che permetteranno l’accesso ai bagnanti in quelle area della falesia catalogate oggi come Pg3 per l’elevato rischio di crollo. La maggior parte della costa nord brindisina è inibita ai bagnanti, nonostante questo nei mesi estivi le stesse zone vengono molto frequentate in barba all’ordinanza emessa dal sindaco. Sino a quando infatti non sarà messa in sicurezza la costa non si potrà redigere un piano e immaginare uno sviluppo a nord di Brindisi.
Il progetto prevede la creazione di alcuni gradoni per abbassare la falesia. Si tratta di un primo intervento.
Tra le carte acquisiti dall’autorità giudiziaria vi è anche una comunicazione tra il sindaco e il dirigente comunale Costantino Del Citerna, con la quale il primo cittadino chiede di verificare delle questioni tecniche relative al bando e i requisiti della società che si è aggiudicata l’appalto.
Il bando sulla falesia già durante i mesi di pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Brindisi aveva sollevato alcune perplessità da parte di esperti, mai in realtà ufficializzate. Si è parlato di un bando parzialmente errato in quanto tra le tavole pubblicate in merito all’area di intervento, pare mancassero alcune zone o venivano indicate aree errate. Errori che avrebbero però riguardato solo la pubblicazione sul sito.
Lu.Po.
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