Palazzo di vetro del Sisri: reati prescritti, condannato solo Palma per falso

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BRINDISI-  Doppi finanziamenti pubblici ottenuti per la costruzione del palazzo dei servizi alle imprese di proprietà del Sisri di Brindisi, dopo sei anni dall’inizio dell’inchiesta arrivano le condanne per  cinque imputati accusati tutti di truffa aggravata e uno di questi anche di falso. La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di oggi. Otto mesi di reclusione con la concessione delle attenuanti generiche, pena sospesa e non menzione per Pietro Palma, brindisino, dipendente del Consorzio Sisri e responsabile del procedimento per i fondi Por, ritenuto responsabile del reato di falso; mentre  è stato stabilito il non a procedere nei suoi confronti per sopravvenuta prescrizione per il reato di truffa aggravata. Non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione del reato anche nei confronti di Pasquale Colelli, brindisino, in qualità di direttore generale del Sisri e responsabile del procedimento per il finanziamento erogato nell’ambito del Patto territoriale, e Salvatore Antonio Sansò, nato a Bagnolo del Salento, commissario straordinario dal 13 aprile 2001 al 10 agosto dello stesso anno. E infine restituzione all’avente diritto delle somme sottoposte a sequestro. Assoluzione per non avere commesso il fatto dal reato di truffa per Michele D’Ursi, barese, e Filippo Colelli, nato a Volturino, entrambi dipendenti della Regione Puglia. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi per il solo Palma, mentre per gli altri la prescrizione del reato. Non faceva più parte del processo Armando Serra, commissario straordinario del Sisri dal 10 agosto 2001 che aveva scelto il rito abbreviato.   Pasquale Colelli e  Pietro Palma sono stati difesi dagli avvocati Massimo Manfreda e Franco Musci; Filippo Coltelli da Donato Mascolo e Mariano Fiore del foro di Bari; Antonio Sansò dall’avvocato Marina Spagnolo e  Michele D’Ursi dall’avv. Casamassima. La storia risale agli anni tra il 2001 e il 2003 quando fu costruito il grande palazzo di vetro che avrebbe dovuto offrire servizi alle aziende della zona industria. Secondo il capo di imputazione la Regione Puglia sarebbe stata indotta in errore, chiedendo e ottenendo per lo stesso progetto,  doppi contributi e finanziamenti. Per lo stesso progetto sarebbero stati chiesti e ottenuti contributi per l’importo di  1.964.875,88 dal Ministero delle Attività produttive e 1.302.529,84 dalla Regione Puglia. Violando così la legge che vieta il cumulo di finanziamenti e contribuzioni per lo stesso progetto. Per questo tutti erano  accusati di truffa aggravata per avere, ciascuno secondo il proprio ruolo, ottenuto il doppio finanziamento, e Palma anche di falso. Inoltre secondo questo avrebbe procurato un ingiusto profitto al Sisri.

AVG Teorema

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