BRINDISI-Non è accora un’unica Provincia, ma già qualcuno si sente accorpato a Taranto. Il presidente della Provincia di Brindisi Ferrarese interviene sul caso Ilva. Accorpamento a parte, all’Ilva lavorano centinaia di operai brindisini, è del più grande impianto siderurgico d’Italia, quindi l’interesse è più ampio. Ferrarese sulla vicenda chiede che la magistratura e le istituzioni facciano a Taranto ciò che è già accaduto per due volte a Brindisi. “Nonostante il sequestro si dia la possibilità all’azienda di continuare a produrre con la facoltà d’uso degli impianti- spiega il Presidente del Palazzo di via De Leo- nello stesso tempo di ambientalizzare e bonificare l’area, così da non fornire alcun alibi all’Ilva”.
Nella zona industriale di Brindisi è accaduto già due volte: con il Petrolchimico e con Enel. Nonostante i sigilli alle torce della Polimeri Europa il pubblico ministero ha prorogato ancora una volta i termini per dare ulteriore tempo all’azienda per mettersi in regola, nonostante ogni tanto qualche sfiammate esce ancora. Il presidente della Provincia sottolinea che lo stesso è accaduto per Enel, dove la produzione continua, sono stati investiti grandi risorse per le bonifiche con a latere il processo sulla polveri di carbone. Nel frattempo la società energetica ha messo la prima pietra per la costruzione entro tre anni di un carbonile coperto. “Se a Brindisi è stato possibile questo perché a Taranto – afferma Ferrarese – invece si vuol precludere la possibilità di investire centinaia di milioni di euro per l’ambiente e contestualmente di salvare decine di migliaia di posti di lavoro? Se c’è oggi la volontà, come ha già dichiarato l’impresa, di investire importanti capitali nell’ambientalizzazione di questa fabbrica, ogni azione che ne vietasse tale volontà – potrebbe addirittura favorire, senza volerlo, lo stesso imprenditore e offrirgli alibi che nemmeno lui stesso avrebbe mai pensato minimamente possibili. Abbiamo il dovere tutti – ha concluso Ferrarese – di dare il massimo impegno perché questa nostra fabbrica possa continuare a produrre e il territorio possa finalmente respirare”.
La Redazione
Classico esempio per far capire che la legge non è uguale per tutti,la si vuole al servizio delle lobby,trascurando la salute di una sfortunata popolazione.Trovo assurdo che dei governanti antepongono il vil denaro alla salute, inquinando una regione che tanto ha dato all’intero paese e poi mi parlano d’impatto ambientale se qualcuno costruisce un villaggio turistico(Acque chiare) destinando parte di esso a civili abitazioni.Con questo non voglio assolvere chi ha di fatto trasgredito la legge ma in confronto mi sembraun peccato veniale,considerando pure che centinaia di acquirenti sono stati ingannati.