BRINDISI- Detto fatto, lo avevano annunciato la settimana scorsa, un presidio di cittadini avrebbe vigilato sulla piazzetta di San Giovanni al Sepolcro a Brindisi. Così è stato.
Dalle otto e trenta sino all’una di notte, un gruppo di cittadini on in testa Roberto Quarta, esponente di Fratelli d’Italia, e l’associazione culturale NOII, hanno tenuto a bada gli automobilisti indisciplinati.
Quella di parcheggiare sull’antica piazzetta, nonostante il divieto di sosta, è diventata una brutta consuetudine, così come testimoniava, la scorsa settimana, una foto postata da Quarta su facebook. Nonostante i controlli e le multe dei vigili urbani i cittadini puntualmente tornano a cercare parcheggio sempre nella stessa zona, in particolare il fine settimana.
Immaginate quindi la sorpresa degli automobilisti che , in preda al parcheggio selvaggio , si sono visti redarguire da un gruppo di cittadini.
Comunque il presidio ha funzionato, oltre una decina di auto sono state per così dire “rimbalzate”. Un’auto è stata multata perché era in sosta ancor prima che scattasse il presidio.
“L’iniziativa- ha detto Roberto Quarta- aveva lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza. Sappiamo bene che i vigili urbani sono sotto organico e spesso non riescono ad essere ovunque. Noi ringraziamo il comandante Teodoro Nigro che è sempre attento ai problemi di questa città. Abbiamo solo voluto dare il nostro contributo da semplici cittadini”.
BrindisiOggi
via le auto da quel luogo sacro, andassero altrove a parcheggiare. ho a cuore quel monumento e i cittadini in questione bene hanno fatto a sensibilizzare il divieto di sosta in tale area. mi auguro anche che tali provvedimenti siano poi eseguiti dalle competenti autorità, e siano poste delle piccole transenne in modo che le auto non possino transitare per quella zona, oppure per chi lavora nel tempio fare dei pass in modo magari di permettere l’ingresso agli addetti ai lavori. si potrebbero in effetti far installare delle colonnine mobili le quali impediscono l’accesso a chi è sprovvisto dell’apposito telecomando, il quale viene fornito solo ai custodi che li ci lavorano. mi auguro che le soluzioni dei cittadini siano valutate dagli enti preposti!
Federico
bene, bravi