BRINDISI – Alla vigilia del primo appuntamento playoff che vedrà opposti Enel Basket Brindisi e Banco di Sardegna Sassari, prima della consueta conferenza stampa, c’è stato il saluto dei tifosi ai ragazzi in biancazzurro: alla fine degli allenamenti, un gruppetto della curva biancazzurra ha voluto omaggiare i propri beneamini prima della partenza per la Sardegna con i consueti cori che si sentono nelle partite casalinghe al PalaElio.
Subito dopo, però, è stata la volta dell’analisi di coach Bucchi sullo stato di forma della squadra e le prospettive verso i playoff, non prima di aver ringraziato i tifosi: “Il loro saluto – esordisce Bucchi – ha fatto piacere sia a me che ai ragazzi”.
Quindi, il primo pensiero del coach è per l’importanza del risultato raggiunto: “Sono orgoglioso – dice – di aver portato questa squadra per la prima volta ai playoff, ricordo ancora quando iniziò la nostra avventura tre anni fa. Ora andremo a giocarcela con la consapevolezza di aver fatto una buona stagione, non ci sarà rassegnazione. Avremo contro una squadra di ottimo livello ed esperienza, che è stata costruita per lottare per grandi obiettivi come ha dimostrato in Coppa. Da parte nostra, per molti dei ragazzi questa sarà una novità, confido nell’entusiasmo dei neofiti”.
Il coach guarda indietro a ciò che è stato il cammino durante la stagione: “Il mio rammarico – spiega – è di non aver avuto molta fortuna, come è successo anche domenica scorsa: la nostra panchina si è andata via via indebolendo, facendo fatica a reggere il ritmo degli avversari. Passa molto dal rendimento della panchina: nei playoff serve avere la squadra lunga e preparata, perchè è difficile trovare un giocatore capace di fare buone prestazioni per più partite, mentre può capitare che qualcuno possa entrare in sofferenza ed avere un sostituto all’altezza è fondamentale”.
Bucchi attende risposte soprattutto dai due nuovi arrivi: “Umeh e Chiotti – dice – non hanno reso ancora secondo le aspettative, per questo spero che nei playoff si riscattino. Il primo spero di poterlo utilizzare da guardia con più frequenza per dargli modo di essere più a suo agio ed aggressivo. Chiotti invece è arrivato qui con un ginocchio malandato e ci ha messo del tempo per ristabilirsi. Spero che anche loro si riprendano, altrimenti sarà dura”.
In tema di stato di forma della squadra, non è stata un approccio felice sul piano dell’infermeria: “Una settimana sofferta – aggiunge Bucchi – James non si è allenato per tutto il tempo e ieri abbiamo dovuto saltare un allenamento per gli acciacchi suoi e di Dyson, Lewis e Zerini: abbiamo fatto solo pesi ed un po’ di tiro. Snaer invece si è allenato regolarmente, spero che metterà la sua energia ed atletismo in difesa”.
Quindi, si passa alle possibili chiavi tattiche: “Sassari – dice Bucchi – è una squadra esperta, credo sia difficile provarla a sorprendere nella prima partita ma dovremmo andare lì a giocarcela. Il controllo dei rimbalzi sarà una delle chiavi, lì abbiamo sofferto molto con 47 rimbalzi contro i nostri 29. Sappiamo che per ora non abbiamo l’atletismo che loro possono avere con tre giocatori come Eze, Gordon e Caleb Green. A noi manca il pivot che avevamo nel nostro progetto di inizio stagione, però dobbiamo cercare di far meglio nella lotta ai rimbalzi”. Ed in questo contesto, per Bucchi sarà importante limitare la propensione dei sardi alla corsa: “Molto del loro gioco – spiega – è improntato su questo, noi dobbiamo riuscire a farli camminare un po’ di più prendendo qualche altro rimbalzo. Dobbiamo stare attenti, perchè loro sanno che questo sarà il nostro approccio”.
Secondo il coach, la difesa rimarrebbe un fattore importante: “Milano – commenta – è prima in classifica ed è la prima difesa, così come Siena è seconda in classifica con la seconda difesa: se non lo avessimo fatto anche noi, non saremmo arrivati dove siamo adesso. Inizialmente abbiamo difeso bene, poi abbiamo fatto fatica durante la stagione. Ora che si arriva ai playoff, serve ripartire l’energia in più punti”.
Durante la settimana, alcuni dei nomi della società brindisina sono balzati agli onori delle cronache per alcuni riconoscimenti ricevuti (Giuliani nominato miglior general manager) e voci che si sono rincorse (Marino come possibile candidato alla presidenza di Legabasket): “Faccio i miei complimenti a Giuliani – sottolinea Bucchi – per il riconoscimento ricevuto che premia il suo lavoro. Per quanto riguarda il presidente penso che sia una scelta sua, ma che comunque potrebbe dare grande motivo di orgoglio alla città”.
F.Tr.
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