BRINDISI – Sono momenti difficili, questi, per i pazienti e il personale dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. In questi minuti, infatti, gli ascensori più importanti della struttura, il D2 e il D3, gli unici che collegano direttamente i piani al blocco operatorio del quinto livello, risultano bloccati, costringendo i viaggiatori a ricorrere agli elevatori secondari. A tre mesi e più dagli annunciati interventi di manutenzione straordinaria, poco o pochissimo sembra che sia cambiato riguardo uno dei problemi maggiormente accusati dall’utenza e dagli operatori sanitari.
Dopo il ripristino di una delle cabine più piccole, infatti, ancora non sono partiti gli altri lavori previsti per limitare i continui blocchi che mandano in affanno gli spostamenti lungo i 10 piani dell’ospedale e fanno salire la tensione tra chi su quegli ascensori ci lavora. I battibecchi incentrati sulla priorità d’utilizzo degli elevatori, infatti, sono quasi all’ordine del giorno. L’emergenza, dunque, è permanente. Per sbloccare il sistema, tra le altre cose, è dovuto intervenire un tecnico proveniente da Taranto dal momento che gli operatori brindisini erano tutti impegnati.
L’improvviso blocco di questi minuti è avvenuto mentre era in corso nel presidio la visita istituzionale del presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu, e dell’onorevole Matarrese. Presidente e deputato avranno potuto apprezzare la qualità del servizio clinico offerto dal Perrino: qualche dubbio, forse, può essere sorto circa lo stato degli spostamenti nella struttura, da troppo tempo in una situazione di continuo affanno, difficoltà e tensione.
Maurizio Distante
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