Bilancio approvato grazie al consigliere di opposizione: «Maggioranza senza numeri, il sindaco si dimetta»

LATIANO – «Il bilancio consuntivo 2013 del Comune di Latiano, votato nel consiglio comunale del 30 aprile scorso, non sarebbe mai stato approvato con i soli 10 voti dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra, con le dovute conseguenze politiche per l’attuale amministrazione comunale, se non fosse intervenuto, quale vera e propria ancora di salvataggio, il voto favorevole del consigliere Roberto Forleo».

Non usano giri di parole i consiglieri comunali d’opposizione di Latiano, Giovanni Bruno, Angelo Caforio, Cosimo Rubino, Giusppe Vitale, cui si aggiunge la voce del movimento politico, non seduto in consiglio, “Amici per Latiano”, per commentare il voto che ha approvato il bilancio del Comune, avvenuto nell’ultima seduta dell’assise. Anzi, se possibile, i firmatari del documento politico vanno giù ancora più decisi. «Forleo, con la sua condotta poco dignitosa sul piano personale e soprattutto politico, ha palesemente tradito il mandato conferitogli e dovrà, pertanto, spiegare alla cittadinanza i motivi di questo grave e irresponsabile gesto». Ma chi è Roberto Forleo? Forleo è un consigliere comunale, candidato alle scorse elezioni amministrative nella lista “Per la rinascita di Latiano – Pino Natale”.

In quell’occasione, Forleo non raccolse i consensi sufficienti a guadagnarsi un posto nell’assemblea, complice anche la sconfitta della sua coalizione di centrodestra, guidata dal candidato sindaco Cosimo Rubino, uno dei firmatari del pesante j’accuse. Forleo è subentrato al dimissionario Pino Natale dopo le dimissioni di quest’ultimo, avvenute circa 5 mesi fa. Per i sottoscrittori del documento, l’affaire Forleo è solo l’ultima di una serie di pasticci amministrativi e politici della compagine di centrosinistra che amministra il paese, capitanata dal sindaco Antonio De Giorgi.

«A 4 anni dal suo insediamento, la nostra comunità è stata più volte illusa dalla giunta De Giorgi: le grandi speranze in essa riposte ben presto sono svanite soprattutto a causa della grave incapacità progettuale che ha portato solo a sperperi di denaro pubblico: il famigerato staff del quale non si capisce l’utilità; la mancata realizzazione delle grandi opere tanto reclamizzate, come il polo commerciale di via Roma, l’ampliamento della zona cimiteriale, l’isola ecologica, il palazzetto dello sport, gli orti sociali, il polo museale e molto altro; il mancato compimento del Pug, procrastinato per garantire solo il buon fine delle lottizzazioni; il più totale disinteresse delle esigenze primarie, come le scuole, la cui agibilità è a livelli allarmanti, i servizi sociali, rimasti per ben un anno senza assessore, la viabilità, con le strade disseminate di buche, alcune di grosse dimensioni; nonché la perdita di importanti finanziamenti. Insomma un vero e proprio disastro. Stando così le cose, l’unica strada percorribile per De Giorgi e la sua maggioranza è quella che porta alle dimissioni».

Maurizio Distante

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