BRINDISI- Appalto per la riscossione tributi al Comune di Brindisi, ancora un altro flop. Terzo gara andata a vuoto. Ancora una volta presso gli uffici di palazzo di città non è arrivata alcuna offerta per subentrare all’Abaco, attuale concessionario in proroga sino al prossimo giugno. Temono per il loro futuro i 21 dipendenti che si occupano della riscossione tributi per conto del Comune di Brindisi. E la situazione potrebbe anche complicarsi per gli stessi cittadini.
Ieri alle 13 sono scaduti i termini per partecipare al bando. Ma anche ieri, così come accaduto a novembre scorso, non è pervenuta alcuna offerta. Neanche lo stesso Abaco ha voluto partecipare. L’attuale gara d’appalto secondo le diverse società che si occupano di questo servizio non sarebbe appetibile, insomma non converrebbe.
Solo a settembre scorso presso gli uffici comunali è arrivata l’offerta della Gosaf, società di Benevento, poi successivamente scartata perché non idonea in base ai requisiti richiesti. La storia va avanti da nove mesi.
L’attuale società in servizio, l’Abaco, è in regime di proroga sino al 30 giugno, nell’ottobre 2012 si era aggiudicata la gara d’appalto per 15 mesi, servizio scaduto il 31 dicembre scorso.
I lavoratori vogliono sapere quale il loro futuro occupazionale, e quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale. Per loro infatti non esiste una vera e propria clausola di salvaguardia, anche se negli anni, le varie amministrazioni hanno tutelato il loro posto.
Vi è anche la richiesta di modificare il bando affinchè questo possa essere appetibile per qualche concessionaria, sempre che non si voglia internalizzare il servizio. Ma la situazione non è ancora chiara. Si naviga a vista.
Lu.Po.
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