BRINDISI – Le realtà della portualità salentina messe a sistema: questa mattina, nell’ambito del convegno “Il Sistema Portuale del Salento tra turismo e logistica”, organizzato dal Propeller Club di Brindisi all’interno dello Snim, è stata posta la firma su un protocollo di intesa per sviluppare un vero e proprio sistema portuale salentino.
Erano presenti all’incontro il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, quello di Lecce, Paolo Perrone e quello di Otranto, Luciano Cariddi, mentre in rappresentanza del Comune di Gallipoli c’era l’assessore ai Rapporti con gli Enti Pubblici Alberto Leopizzi. I tre sindaci hanno firmato il documento, mentre Leopizzi, si è fatto carico di portarlo al proprio sindaco Francesco Errico, che ha sostituito per impegni personali.
A moderare il dibattito, il presidente del Propeller brindisino Donato Caiulo, che ha illustrato nell’introduzione il contesto logistico in cui è calato il Salento.
La situazione dello scalo brindisino ed i “gridi di allarme” sono stati uno dei punti dell’intervento di Consales, con qualche polemica nei confronti dell’ente regionale e la gestione della logistica:”Vorrei sapere – esordisce – cosa fa la Regione Puglia in questo contesto. Ciò non toglie che le responsabilità sono anche nostre, il nostro territorio non è riuscito a farsi valere: sembrava interessato solamente alle battaglie su chi dovesse essere il presidente dell’Autorità Portuale, senza una vera visione strategica. Le colpe, comunque, non sono solo della politica”. Anche sul tema della riforma della 84/94, non mancano le punzecchiature alla Regione: “Ha mantenuto – commenta ancora Consales – un atteggiamento troppo notarile, come in occasione della Capitale europea della Cultura 2019”. Resta comunque l’idea che la sinergia possa portare a qualcosa di importante: “Vogliamo candidarci – conclude il sindaco di Brindisi – ad un ruolo di primo piano all’interno della portualità pugliese”.
Perrone punta molto sulla sinergia, anche a livello di trasporti: “L’alleanza con Brindisi – sottolinea – ci permette di essere competitivi. L’aeroporto ed il porto di Brindisi sono l’aeroporto ed il porto di tutto il Salento. Dobbiamo essere però capaci di guardare oltre le banchine e puntare sulle piattaforme logistiche per dare man forte all’offerta turistica”. Cariddi, invece, si focalizza su tutto ciò che lo sviluppo portuale può portare con sè: “Non rinchiudiamoci – esorta – dentro confini campanilistici. Le realtà portuali possono essere un volano anche per l’entroterra”. Anche Leopizzi si focalizza sulle opportunità dell’indotto: “L’accordo – aggiunge – potrebbe essere integrato anche sulla base di studi sulle prospettive economiche”.
Malcarne guarda ad una cooperazione ad ampio spettro: “Da anni – dice – chiedo che in Comitato portuale possano sedere Comune e Camera di Commercio di Lecce. Se avessimo messo in campo prima questa strategia, il nostro peso sarebbe stato diverso”. Il presidente dell’Ente camerale non è tenero nei confronti dell’Authority: “Non la si può considerare – conclude – come una scommessa, ma come un’ancora, che dobbiamo sollevare per ripartire nel minor tempo possibile”.
Secondo i termini del protocollo di intesa Brindisi, Otranto e Gallipoli “condividono la strategia di un sistema portuale del Salento e ne attribuiscono particolare importanza ai fini dello sviluppo economico dei rispettivi territori”. Lecce, invece, “condivide la strategia di un sistema portuale salentino”, verso una “prospettiva di sviluppo turistico e logistico per l’intero territorio del Salento”, ed impegnandosi allo stesso tempo “a realizzare una serie di iniziative e di itinerari turistici nel barocco leccese per attrarre le navi da crociera ed i crocieristi in transito”. Nel documento si dà mandato al sindaco di Brindisi perché porti nel Comitato portuale le eventuali delibere dei Comuni di Otranto e Gallipoli, guardando alla “nascita dell’Autorità portuale del Salento”. In questo senso, c’è già l’impegno di Consales, che ha anche promesso di riconvocare le parti nei prossimi giorni per mettere a punto di dettagli dell’intesa.
F.Tr.
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