BRINDISI- Vincenzo Corso ai domiciliari con il braccialetto. La decisione è stata assunta dal tribunale del Riesame di Lecce durante l’udienza di ieri mattina.
Corso era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati alla Asl brindisina. Il professionista era in carcere da 12 novembre scorso. Nell’ambito dell’ inchiesta furono anche arrestate altre 21 persone, tra dipendenti Asl e imprenditori, indagate 133 persone , tra queste molti politici, accusati a vario titolo di aver truccato gli appalti dell’Asl di Brindisi, di aver manomesse le buste delle offerte per agevolare “gli imprenditori amici”. La procura di Brindisi parlò di “sistema Corso” ritenendo il capo dell’area tecnica il regista di tutto l’affare.
Il tribunale del Riesame a novembre scorso aveva stabilito che Corso doveva restare in carcere, poi il 25 marzo la Corte di Cassazione VI sezione penale aveva accolto il ricorso presentato dalla difesa, rappresentata dagli avvocato Rosario Almiento e Francesca Conte, rinviando tutto nuovamente al Riesame. In discussione vi era l’adeguatezza della misura cautelare in carcere, gli avvocati del responsabile dell’area tecnica, hanno evidenziato che essendo stato Corso sospeso dal servizio non poteva più reiterare il reato.
Ieri la decisione di sottoporre Corso al regime dei domiciliari con il braccialetto elettronico.
BrindisiOggi
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