BRINDISI-Tavoli di concertazione di facciata, azioni unilaterali che non garantiscono i servizi sanitari essenziali. Le organizzazioni sindacali Cgil e Cisl protestano alla vigilia di ferragosto all’ingresso dell’ospedale Perrino. Manifestazione questa mattina nel nosocomio brindisino con bandiere e striscioni. Carenza di organico, di infermieri e operatori socio assistenziali che riducono il Perrino e la sanità a Brindisi come la cenerentola della Puglia. Alla base di tutto questo secondo i sindacati una mancata programmazione aziendale, “dove gli organi competenti – affermano dalle segreterie aziendali di Cgil e Cisl- si sono occupati solo del raggiungimento degli obiettivi di bilancio, rispettando solo criteri ragioneristici. Ogni forma di dialogo e di concertazione si è trasformata in un’azione di facciata, dai tavoli non è emerso nulla collaborazione da parte della dirigenza sanitaria. A giugno si è deciso di assumere dieci unità ma poi la legge regionale ha bloccato tutto”.
L’emergenza è soprattutto infermieristica. Al Perrino al momento mancano circa 65 infermieri, personale andato in pensione e mai sostituito, a questo si aggiunge il periodo di ferie. Antonio Di Bello e Mimmo Stella della segreteria aziendale di Cisl e Cgil evidenziano la mancanza di un’organizzazione che garantisca i servizi minimi essenziali. “Alcuni reparti come la terapia intensiva sono sguarniti di personale, in altri alcuni servizi sono stati sospesi per il periodo estivo- spiegano i sindacalisti- la disperazione dei lavoratori si accresce sempre più, in quanto sono costretti a lavorare nel limite delle proprie possibilità, sacrificandosi e rinunciando ai riposi, alle ferie e ai permessi per coprire i turni e tappare i buchi”.
Senza mezzi termini le organizzazioni sindacali parlano di una sanità malata che rischia di morire, così come i pazienti che molto spesso a causa delle lunghe attese preferiscono sottrarsi alle terapie, accade soprattutto agli anziani. Il segretario della Funzione Pubblica Cisl Antonio Macchia parla di Brindisi come la provincia in Puglia che ha il più basso rapporto tra popolazione e dipendenti nella sanità.
Intanto della questione sanità e delle problematiche legate al Perrino si discuterà in un consiglio comunale monotematico da fissare nella prima data utile dopo ferragosto. Il 4 settembre nella conferenza dei capigruppo al Comune di Brindisi sarà presentato l’ordine del giorno per programmare la data della discussione in un’apposita assise. L’ordine del giorno, che al momento sembra essere condiviso da maggioranza e opposizione, impegnerà il sindaco ad assumere tutte le iniziative politiche e istituzionali per promuovere scelte tendenti a conservare il Perrino. Ma lo impegna anche alla destituzione dell’attuale management, che secondo i firmatari del documento, sarebbe responsabile dello sfascio della sanità a Brindisi.
Lucia Portolano
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