ERCHIE – Sono giornate di intensa fede e devozione, queste, a Erchie. Una tra le donne della chiesa più venerate in assoluto e in paese, Santa Lucia, è in visita e la comunità è coinvolta in ogni aspetto delle celebrazioni in suo onore. Non mancherà, quindi, anche il giusto commiato dalle reliquie.
Le spoglie mortali di Santa Lucia, di passaggio eccezionalmente a Erchie fino al 2 maggio prossimo, infatti, non faranno il viaggio di ritorno verso la chiesa di San Geremia, a Venezia, dove sono conservate, da sole. Ad accompagnare la Santa nel rientro a casa ci sarà un dipinto che la comunità ercolana ha donato al patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, realizzato dall’artista del posto Pasquale Scarciglia. Scarciglia, non nuovo a rappresentazioni a tema religioso incentrate sulla figura di una delle icone più venerate a Erchie e non solo, ha accolto con entusiasmo la proposta di alcuni concittadini, dipingendo un ritratto della Santa dal forte simbolismo mistico.
L’opera pittorica, infatti, si compone di più atti creativi. L’artista ha voluto mettere in primo piano due occhi che all’interno di un grande occhio centrale catturano lo sguardo dell’osservatore. I due bulbi oculari sorreggono il corpo della Santa dal quale si sprigiona la luce della fede e della speranza di chi con tanta devozione si rivolge a lei per chiedere la sanificazione del corpo e dell’anima. Alla base, le rovine di un mondo pagano, fatto di idoli caduti rovinosamente. Altro elemento presente nell’opera, il fuoco sempre vivo del martirio cui la santa fu sottoposta al tempo delle persecuzioni dei cristiani messe in atto dall’imperatore Diocleziano. Sullo sfondo campeggiano i tre archi della cripta di Santa Lucia del santuario di Erchie: in quello centrale vengono riportate le date, 2009 e 2014, in cui il corpo della santa ha fatto visita a Erchie.
Il quadro partirà con le reliquie della Santa il 2 maggio e raggiungerà la chiesa di San Geremia, a Venezia, dove sarà donato al patriarca della città lagunare, Monsignor Moraglia, come segno di affetto e di riconoscenza della comunità di Erchie.
Maurizio Distante
Commenta per primo