CELLINO SAN MARCO- “Accetto ma non condivido” è questa la prima risposta del sindaco di Cellino San Marco, Francesco Cascione , all’indomani della decisione del consiglio dei ministri di sciogliere la sua giunta per infiltrazioni mafiose.
“ Impugnerò nelle sedi opportune questa decisione. Io ho la coscienza pulita e chi di dovere dovrà darmi una spiegazione- dice Cascione- Se il consiglio dei Ministri ha visto infiltrazioni mafiose nella mia amministrazione allora io pretendo, dico pretendo, una risposta a tutti gli attentati subiti da me e dai miei collaboratori”.
Il primo cittadino in questi ultimi anni è stato vittima di ben cinque attentati, con lui anche molti collaboratori ed alcuni politici locali.
Cascione parallelamente al ruolo di primo cittadino ha sempre svolto anche l’attività di avvocato penalista, anche per questo è finito spesso nel mirino.
“Oggi sono disposto anche a legarmi davanti alla Procura ma voglio una risposta , un nome. Cinque attentati, nessuna indagine, nessun fascicolo. Ora agirò per nome e per conto dell’avvocato penalista che rappresento”. Cascione è mortificato ed alterato al tempo spesso, mentre ci parla.
Cascione non si da pace per quanto sta accadendo e sottolinea come la sua famiglia abbia dato tanto in questi anni a Cellino San Marco. “Cellino deve molto a Pierina Metrangolo, a Marco Cascione ed a Francesco Cascione, ai posteri l’ardua sentenza”.
Sui commenti poi che in queste ore stanno arrivando dai diversi fronti politici, incluso Forza Italia partito che per lungo tempo ha rappresentato lo stesso Cascione, il primo cittadino dice: “ Mi rivolgo a Luigi Vitali. Qualche tempo fa , mi aveva detto di dimettermi. Non l’ho fatto perché ho la coscienza pulita. Se lo avessi fatto avrei dimostrato di temere qualcosa ed avrei danneggiato anche Cellino. Il tempo degli onori è finito per lui ed i suoi compagni che qui lo rappresentano”.
Lu.Pez.
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