BRINDISI- Imu per la seconda casa aumentato da 0,76 a 0,86. Lo ha deciso il Consiglio comunale di Brindisi approvando il regolamento e le nuove tariffe sulle imposte per gli immobili. Resta invece invariata la percentuale sulla prima casa e aumento del massimo previsto per legge (1,06) per le aziende che producono energia oltre 50 chilowatt, come Enel, Edipower e Sfir. La maggioranza approva il provvedimento, si astiene invece la minoranza, che per tutta l’assise ha mantenuto un atteggiamento collaborativo, dando inizialmente i numeri per cominciare la seduta. Ritirati invece tutti gli altri emendamenti presentati proprio dall’opposizione, come per esempio quello di esentare dall’imposta i terreni agricoli oggetti dell’ordinanza sindacale che si trovano lungo il nastro trasportatore di Cerano. Tutti rinviati al regolamento per il prossimo anno.
“Evidenziamo il nostro atteggiamento di responsabilità su questa questione- ha affermato il capogruppo del Pdl Mauro D’Attis- e sottolineiamo che abbiamo lasciato , come centrodestra, un bilancio che non ha costretto il sindaco di oggi ad aumentare l’Imu per la prima casa, come invece hanno dovuto fare altri sindaci, come per esempio quello di Lecce”.
Ed a proposito di atteggiamento responsabile, Consales ha richiamato qualche indisciplinato della sua maggioranza, che durante la discussione, era intervenuto Gianpiero Pennetta, stava uscendo dall’aula. “Io lavoro sino alle quattro del mattino per questa città- ha urlato il sindaco- e pretendo che lo facciano anche i consiglieri comunali”. Poi la sua ira colpisce dirigenti e dipendenti comunali. “La struttura burocratica- continua Consales- fa acqua da tutte le parti. Ho nomi e cognomi di chi in maniera trasversale raccomanda impiegati, dirigenti e funzionari. Questa città non ne può più”.
Lu.Po.
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