Rito abbreviato e perizia psichiatrica per Vincenzo Leo, il rapinatore della gioielleria di Latiano

LATIANO – Sarà sottoposto al processo col rito abbreviato, Vincenzo Leo, il 24enne brindisino che lo scorso 4 dicembre assaltò la gioielleria Rizzo di Latiano, tenendo sotto sequestro la commessa mentre le forze dell’ordine cercavano di stanarlo. Il giovane, prima del giudizio, sarà sottoposto a una perizia psichiatrica per valutare le sue capacità d’intendere e volere al momento dei fatti.

Leo Vincenzo okIl pubblico ministero incaricato del caso, Milto Stefano De Nozza, aveva chiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Brindisi un decreto di giudizio immediato. Il gup, Maurizio Saso, ha accolto le richieste della difesa, incaricando il consulente, lo psichiatra Domenico Suma, di effettuare la perizia che avrà luogo il prossimo 28 aprile. Leo, all’epoca dei fatti, seminò il terrore a Latiano, paese dove era ospite di una comunità nella quale scontava una condanna agli arresti domiciliari per delle rapine compiute in alcuni supermercati di Brindisi.Il pomeriggio del 4 dicembre, Leo evase dalla casa famiglia e raggiunse la gioielleria Rizzo, una delle più note in paese, e, fingendosi un cliente, entrò nel locale, all’interno del quale c’erano solo le due commesse, una delle quali, incinta. La dipendente gravida, fortunatamente, riuscì a scappare e a dare l’allarme ai proprietari dell’esercizio che avvisarono immediatamente i carabinieri.

Non ebbe la stessa fortuna l’altra commessa, rimasta nelle grinfie del giovane per lunghi minuti, durante i quali le forze dell’ordine fecero di tutto per far venire fuori il 24enne, limitando i danni che, chiuso lì dentro, poteva fare. Ora Leo sarà sottoposto a una perizia psichiatrica per valutare le sue capacità cognitive al momento della tentata rapina; poi sarà giudicato per i reati di evasione, rapina, violenza sessuale aggravata e sequestro di persona.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*