BRINDISI – “Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo”. Le parole di Isabelle Allende sono state pronunciate, questa mattina, da Fernando Orsini, legale e amico di famiglia dei coniugi Bassi, Massimo e Rita, i genitori di Melissa, in occasione dell’inaugurazione del giardino intitolato alla memoria della giovane scomparsa in seguito all’attentato del 19 maggio 2012 sotto i cancelli del Morvillo-Falcone di Brindisi. Il giardino è stato donato alla scuola Goffredo Mameli del rione Paradiso del capoluogo dalla squadra di calcio dei vigili del fuoco che, l’anno scorso, ha vinto il primo memorial dedicato alla 16enne mesagnese, organizzato dalla polizia penitenziaria del capoluogo messapico.
L’ispettore Vincenzo Murri e l’assistente capo Massimiliano De Giorgi, ideatori dell’iniziativa, si sono fatti carico anche dell’organizzazione della giornata d’inaugurazione del giardino, anticipando anche qualche novità sulla seconda edizione del memorial, che si svolgerà il prossimo 25 maggio. La dotta citazione letteraria è stata il leitmotiv di tutta la giornata, declinata sulle corde del ricordo di Melissa. Solenne ed emozionante. Sono questi, probabilmente, i due aggettivi che raccontano meglio quanto accaduto questa mattina. La solennità è stata conferita all’evento dalle tantissime divise dei vari corpi che hanno aderito all’iniziativa della polizia penitenziaria, organizzatrice del torneo che ha permesso la realizzazione del giardino: carabinieri, finanzieri, poliziotti, vigili del fuoco, marinai e avieri, senza contare, naturalmente, le livree blu della polizia penitenziaria, hanno gremito il piazzale della scuola, sottolineando ancora una volta che lo Stato è presente e non dimentica una tragedia come quella capitata quasi 2 anni fa.
L’emozione, come sempre in questi casi, è data dalle parole di chi è intervenuto a raccontare le proprie ragioni, a condividere i propri ricordi, ad affermare la forza che una ragazzina che non c’è più riesce a dare a 2 anni dalla sua scomparsa. In realtà, l’emozione più grande l’hanno data Massimo e Rita Bassi, genitori di Melissa, che non si sono tirati indietro neanche stavolta, presenziando alla cerimonia dall’inizio alla fine. Massimo e Rita hanno, ormai, superato anche gli stereotipi che, loro malgrado, gli sono stati appiccicati in questo tempo: non sono eroi, non sono superuomini, sono una mamma e un papà cui è stato strappato il bene più grande che si possa avere e che non hanno rinunciato al loro ruolo genitoriale, portando avanti la missione che ogni papà e ogni mamma ha, coltivando il ricordo di Melissa, divenuta simbolo di legalità e innocenza. È stata proprio Rita a tagliare il nastro del giardino e proprio Rita ha voluto ringraziare in prima persona, occasione quasi unica, gli organizzatori.
«Grazie a tutti – ha dichiarato la mamma di Melissa – Questo, per noi, è un piccolo granello di consolazione». I coniugi Bassi erano accompagnati, come sempre accade in queste occasioni, da Fernando Orsini, legale e amico della famiglia e presidente del consiglio comunale di Mesagne. «È incredibile constatare come più il tempo passa e più il ricordo di Melissa rinvigorisce. Qualcuno pensava che, coi mesi e con gli anni, il sorriso di Melissa si sarebbe potuto sbiadire nelle menti degli italiani, invece partecipiamo continuamente a cerimonie come questa in giro per tutta la Nazione: l’ultima notizia di questo tipo arriva dalla Sardegna. Il consiglio comunale di Iglesias, in provincia di Cagliari, ha approvato l’intitolazione di una via a Melissa».
Alla cerimonia hanno preso parte anche i sindaci di Brindisi, Mimmo Consales, e Mesagne, Franco Scoditti, i quali hanno offerto interessanti spunti di riflessione alla platea composta dai ragazzi della scuola ospitante e da delegazioni di altri istituti della città, primo fra tutti il Morvillo-Falcone. «Questo giardino – ha affermato Consales – è un simbolo di legalità. Ora tocca a voi, a noi tutti, difenderlo da qualsiasi cosa possa danneggiarlo, dagli atti vandalici, dalla violenza». Scoditti, invece, ha ricordato quanto la comunità di Mesagne fu scossa dalla tragedia. «Un fiore è stato reciso proprio mentre stava per sbocciare. Non lo dimenticheremo mai ma ora, prendendoci cura tutti dei fiori di questo giardino, coltiveremo il ricordo di Melissa». I palloncini che gli studenti della Mameli stringono in mano vengono fatti librare in aria. Cala il sipario, rimane il ricordo.
Maurizio Distante
COME AL SOLITO SIETE BRAVISSIMI………..COMPLIMENTI A TUTTI VOI.