BRINDISI – Dalla possibile riforma della legge 84 del 1994 agli eventuali scenari che questa potrebbe aprire: “Porto di Brindisi, quale futuro?” è stato l’incontro voluto dall’Autorità portuale per fare il punto della situazione sulla proposta del ministro Maurizio Lupi.
A confronto tutti quelli che il presidente dell’Authority brindisina, Hercules Haralambides, ha chiamato “stakeholders”, ovvero portatori di interesse: erano presenti rappresentanti di istituzioni ed enti locali, associazioni di categoria, sindacati oltre che parlamentari e consiglieri regionali e le altre anime del Comitato portuale, in particolare gli operatori portuali.
Da un lato, è emersa soprattutto la necessità di fare sistema, dall’altra, è emersa la volontà di candidare Brindisi come possibile punto di riferimento per le tre Authority (quella brindisina, di Bari e di Taranto) qualora ci fosse il loro accorpamento.
Lo stesso Haralambides rimarca la necessità di una proposta forte: “Brindisi – ha detto – ha infrastrutture e collegamenti importanti. Propongo di candidarla come sede futura dell’Authority pugliese, abbiamo il tempo e la possibilità per muoverci”.
L’importanza della visione d’insieme, invece, è stata rilanciata da più parti. Un appello, in particolare, è arrivato dal Comandante della Capitaneria di Porto, Mario Valente: “Sino ad ora – ha spiegato – a Brindisi è mancata unità d’intenti. Se si dimostra di andare nella stessa direzione, anche con gli altri porti pugliesi, allora si può pensare anche a far sopravvivere l’ente”.
A margine della prima tornata di interventi, il segretario generale dell’Autorità Portuale, Salvatore Giuffrè, ha illustrato i dati che hanno paragonato Brindisi, Bari e Taranto per traffico merci e numero di passeggeri di traghetti e crociere. Nel primo caso, secondo questi stessi dati, Brindisi si mostra in controtendenza rispetto a Taranto, che pur conservando il primato in questa classifica appare in flessione (con tutta probabilità dovuto alla crisi Ilva). In termini di passeggeri, Brindisi avrebbe tenuto le posizioni contrariamente al calo di Bari, mentre per i passeggeri delle crociere il segretario generale guarda con fiducia agli accordi per i prossimi anni.
A seguire, spazio agli altri interventi. Tra questi, quello del senatore Salvatore Tomaselli, che ritiene che la riforma possa dare miglioramenti significativi in termini di governance, ma anche la critica dell’agente marittimo Teodoro Titi ai dati presentati da Giuffrè sulle merci (che non terrebbero conto del fatto che buona parte del traffico è in prevalenza dato dal carbone) ed un intervento particolarmente animato del presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne, che ha invitato a mettere in campo misure urgenti per permettere agli operatori portuali di far fronte alla crisi che sta attanagliando il porto già da adesso.
Brindisi Oggi
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