BRINDISI- Un fascio di rose rosse sulla bara, semplici, chiuse con un nastro, un regalo di sua moglie Marisa e dei due figli Barbara e Pierluigi. Seduti davanti a lui al primo banco in una gremito Duomo. Don Giuseppe Satriano, vicario del vescovo, legge come omelia una lettera che ha scritto a Mimmo Mennitti, sindaco di questa città. Che ha conosciuto nel 2004 sul barcone che trasporta le reliquie del Santo Patrono in un pomeriggio di settembre.
Lo hanno portato in spalla da palazzo Nervegna alla chiesa Cattedrale. L’ultimo saluto al sindaco venuto da Roma per aiutare Brindisi in un momento difficile, quando le inchieste giudiziarie demolirono la politica da queste parte. A lui il compito di far riprendere il cammino ad una città smarrita. Le sue scelte sono state molto spesso contestate, questo suo voler puntare sulla cultura non sempre capito. Una personalità forte, a volte burbera, che aveva allontanato l’ufficio del sindaco da Palazzo di città, dove c’era la gente comune. Criticato molte volte, ma alla fine stimato per quell’essere un politico, uno dei pochi rimasti, un intellettuale. Che aveva fatto sognare Brindisi, pensando di poterla candidare a capitale europea della cultura.
“Carissimo Mimmo, o meglio carissimo sindaco- c’era scritto nella lettera di Don Giuseppe Satriano, letta al posto della consueta omelia- hai saputo onorare Brindisi, hai voluto e sognato la rinascita culturale. Quando ero in preghiera con i tuoi cari a casa tua, ho notato che insieme a te, oltre loro, c’erano tanti libri, simbolo della tua necessità di conoscere, di sapere”
Tra il pubblico tanti esponenti politici da destra a sinistra, da Raffaele Fitto ad Adriana Poli Bortone, da Euprepio Curto a Carmine Dipietrangelo, da Massimo Ferrarese a Raffaele Baldassarre, da Ezio Stefano ad Antonello Trizza, da Paolo Perrone a Mimmo Consales. Ma anche diversi colleghi giornalisti come Mauro Mazza ex direttore di Rai1.
Una celebrazione semplice, composta, terminata con la benedizione di una frase di Don Tonino Bello. Poi l’ultimo abbraccio con un applauso in chiesa, e fuori sul sagrato.
Arrivederci sindaco. Brindisi non diventerà capitale della culturale nel 2019. Ma tu ci avevi provato, anche solo a pensarlo.
Lucia Portolano
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