Consiglio sull’Energia: tanto chiasso per nulla- Video

BRINDISI- La montagna che partorisce il topolino.  Il consiglio comunale sull’Energia produce un documento politico di cinque pagine, dove scompaiono le parole  che da sempre hanno tenuto caldo il dibattito: emissioni massiche e riduzione del combustibile. La maggioranza di centrosinistra, con l’opposizione che ha abbandonato l’aula, questa sera ha approvato con 18 voti favorevoli e l’astensione di Giovanni Brigante, un documento politico in cui non si assume alcun provvedimento preciso salvo quello di “impegnare il sindaco ad avviare le consultazioni con le controparti secondo le linee guida del documento. Tale confronto- si legge- nel definire e regolamentare compiutamente i rapporti con le aziende potrà essere utile occasione per l’individuazione di uno strumento di collaborazione tra l’ente locale e imprese industriali, definendo la costituzione della Fondazione Brindisi 2050, dedicata alle attività di ricerca e sviluppo dell’economia industriale del territorio.maggiorana centrosinistra

Prima di entrare nel merito del documento, la maggioranza ha bocciato tre dei quattro ordini del giorno presentati dall’opposizione di centrodestra e sinistra. Non è stato approvato quello su ambiente e salute, quello sulla chiusura di Edipower e sulla riduzione del carbone da bruciare nella centrale Enel. Passa all’unanimità invece quello  riguardante la richiesta di una deroga a quanto previsto nella riforma pensionistica Fornero per i lavoratori dell’area Sin, visti i concreti pericoli per la salute cui vanno incontro lavorando in presenza di micro e macroinquinanti, per  accedere al pensionamento con le regole precedenti la riforma in questione.

opposizione consiglio energiaUn dibattito strano quello avvenuto questo pomeriggio in consiglio, anzi un dibattito mancato. Sugli ordini del giorno presentati dall’opposizione non è intervenuto nessuno della maggioranza, nessuno dei consiglieri di centrosinistra ha spiegato le ragioni del proprio voto contrario. Atteggiamento che è stato più volte criticato dal capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis, e dal consigliere di Brindisi Bene Comune Riccardo Rossi.

In consiglio non sono però mancati i momenti di tensione per gli interventi del pubblico, diviso a metà tra ambientalisti e lavoratori delle centrali, presentati in particolar modo i dipendenti Edipower (90 a rischio). Ad un certo punto dagli esponenti delle associazioni ambientaliste è partito il coro: “venduti, venduti” riferito ai consiglieri del partito democratico, che avrebbero ammorbidito le loro posizioni per trovare un accordo con i centristi. Ed infatti la posizione dei democratici assunta in consiglio con il documento politico è meno radicale rispetto a quella espressa dalla direzione provinciale del partito, che in una nota inviata questa mattina alla stampa i chiedeva la chiusura e la bonifica della centrale Edipower e la riduzione del carbone per Enel.  A quanto pare il Pd consigliare e quello provinciale non la pensano allo stesso modo.

Nel dettaglio il documento della maggioranza parla della necessità di una rete di monitoraggio globale a totale gestione pubblica che possa informare sui livelli emissivi di ogni singola azienda.

In merito alla centrale Enel FedericoII  si chiede la copertura delle vasche di ceneri e fanghi, del deposito rifiuti e il miglioramento della viabilità nord. Le bonifiche dei suoli e il ripristino del parco nord. L’avvio dell’istruttoria per il molo carbone. Inoltre si ritiene inprescindibile la stipula in un accordo pluriennale  atto a concorrere a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e della città.

Edipower. Si chiede la dismissione e la bonifica di due gruppi su quattro (1,2). Per quanto riguarda il progetto di co-combustioni, carbone-css, si confermano tutte le contrarietà, nello stesso tempo il consiglio dà mandato al sindaco di approfondire talo argomento, partendo da questo parere contrario.

Enipower-Sfir. Le due società devono essere coinvolte nello sforzo  di azioni di miglioramento ambientale, con la condivisione anche loro di un accordo pluriennale per migliorare le condizioni di vita a Brindisi.

Danno sanitario e ambientale. Si impegnano istituzioni, associazioni di categoria e aziende ad accettare nuove sfide e a verificare a livello scientifico per definire la correlazione tra emissioni inquinanti e l’effettiva concretizzazione del danno sanitario. Si chiede il ripristino del reparto di Medicina del lavoro presso l’ospedale Perrino.

Questi i punti salienti espressi e votati dalla maggioranza.  Nessuna posizione netta. Una sintesi di diverse anime, che hanno impiegato diversi mesi per trovare la quadra su un tema importante e delicato che influenza la salute e il lavoro di una comunità.

Tutto questo per battere un colpo al cerchio e uno alla botte.

Video: Contestazioni del pubblico nei confronti dei consiglieri del Pd

Lucia Portolano

 

2 Commenti

  1. Non si può sonnecchiare per un secolo e poi svegliarsi e pretendere che a pagare siano solo i lavoratori dell’ industria.. Qua ci vuole una svolta epocale che riguarda le abitudini id ogni giorno di chi vive questa città. Troppa comodità, comfort e vizi spesso fanno male all’ ambiente. Alimentazione errata, prodotti per la cura della persona pieni zeppi di schifezze, scarsa attenzione all tutela del mare e del suolo. E’ da qui che si comincia a voler bene all’ ambiente. Gli scarichi “nocivi” stanno dappertutto non solo in via Enrico Fermi. Svegliatevi

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