BRINDISI – Inutile negarlo: dopo le notizie che l’Enel Basket ha diffuso questa settimana, il primo pensiero nella consueta conferenza stampa prima della partita, alla quale in questa occasione hanno partecipato il vice allenatore Daniele Michelutti ed il general manager Alessandro Giuliani, corre all’infermeria per vedere come arriverà la squadra all’impegno esterno con l’Acqua Vitasnella Cantù.
“Todic – ha spiegato Giuliani – ha effettuato un’altra risonanza magnetica e sembra sulla via del miglioramento, anche se non sappiamo se domenica potrà giocare. Stesso discorso per Dyson: in settimana abbiamo visto che è solo una contrattura, ha un problema al muscolo ma proverà a corrichiare per sentire le sensazioni. Anche lui non sappiamo se giocherà”. Chi sarà sicuramente out è Formenti: “Ha avuto – ha puntualizzato il gm brindisino – una ricaduta sullo stesso piede. Lui non sarà della partita, oggi abbiamo fatto un’ulteriore risonanza della quale aspettiamo l’esito dal dottor Palaia. Sarà comunque a Cantù con la squadra”.
Il tutto, si va ad incastonare nella preparazione ad un impegno di per sè molto difficile: “Cantù – ha sottolineato Michelutti – non ha mai perso in casa. Anche al completo sarebbe stata complicata, noi comunque siamo in una situazione che va avanti ormai da dopo la Coppa Italia”. La mancanza di uomini dà anche poca qualità negli allenamenti: “Quando facciamo 3 contro 3 o 4 contro 4 – ha affermato il vice allenatore dell’Enel Basket – è difficile ricreare le giuste situazioni, i giovani ci stanno dando una mano ma non è la stessa cosa”. Secondo Michelutti, gli infortuni hanno lo stesso peso specifico in ogni momento della stagione: “Che fossero arrivati all’inizio- ha precisato – o anche adesso, contro qualsiasi avversario, sarebbe stato lo stesso. Noi mettiamo in primo piano l’uomo e poi il giocatore, se un nostro atleta non è in condizione per scendere in campo non lo facciamo giocare, nessuno forza nessuno”.
Riguardo alla possibilità di tornare ad investire sul mercato, anche in considerazione dell’entità dell’infortunio di Formenti e del contratto mensile di Jackson, Giuliani ha guardato con perplessità a questa soluzione: “Matteo – ha detto – è un italiano, che ormai è una merce quasi rara e possiamo prenderne solo dalla Lega2 sino al 28 marzo. Non credo che si possano spostare caselle, Jackson fa storia a sè”.
C’è stato spazio anche per uno sguardo a quanto fatto contro Caserta, e con la spinta decisiva data dal quintetto piccolo: “In quel momento – ha dichiarato Michelutti – volevamo andare avanti con quei cinque giocatori in campo, abbassando il quintetto abbiamo dato più atletismo e Zerini è stato un ottimo sesto uomo, mettendosi in evidenza da entrambi i lati del campo”. Riguardo alla mancata convocazione del lungo fiorentino, Giuliani non ne ha fatto un dramma: “Pianigiani – ha commentato – lo conosce bene, non ha bisogno di testarlo”.
Chiusa finale sull’ambientamento di Jackson: “Essere in pochi – ha concluso Michelutti – aiuta meno ad inserirsi, ma lui è un ragazzo intelligente ed ha imparato subito i nostri schemi, anche se di fatto non giocava da dicembre e lui, come play, ha bisogno di più tempo per metabolizzare i meccanismi della squadra”.
Brindisi Oggi
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