BARI- Si chiama “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno delle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne” e rappresenta il testo di legge licenziato dalla Giunta regionale della Puglia, ora in via di approvazione definitiva, nato per garantire nuovi strumenti di lotta contro la violenza sulle donne.
“La nostra proposta normativa vuole consolidare e rafforzare la rete dei servizi territoriali e l’impegno dell’amministrazione regionale, in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza di genere” ha spiegato l’assessore regionale alla Salute e al Welfare Elena Gentile che ha aggiunto : “Abbiamo voluto questa legge per consolidare e potenziare la rete dei servizi territoriali che, spesso, hanno assicurato interventi urgenti e indifferibili contando esclusivamente sull’impegno volontario delle operatrici dei centri Antiviolenza”.
Il testo di legge si compone di venti articoli che, nella prima parte, declinano i principi, le definizioni, le finalità e gli obiettivi, nella seconda il sistema delle responsabilità sia regionali sia delle autonomie locali, nella terza ed ultima struttura il sistema di governance. All’interno del sistema di governance è prevista una Task force permanente che ha il compito di predisporre strumenti operativi ed integrati per l’attuazione della norma. Ruolo cardine viene affidato al corretto e costante monitoraggio del fenomeno, con una sezione dedicata dell’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali, nonché al lavoro di prevenzione da realizzare in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e con il supporto degli Operatori della Comunicazione. Il testo di legge interviene anche sotto il profilo della formazione e della sensibilizzazione, fissando una serie di principi che, assieme alla campagna di comunicazione avviata nel mese di settembre 2013, mirano a rafforzare la cultura del rispetto, dell’educazione all’affettività e la decostruzione degli stereotipi di genere.
Nel testo di legge ci sono anche molte novità a partire dall’assistenza economica e alloggiativa, l’ inserimento lavorativo, la creazione di un fondo per il sostegno, anche economico, delle vittime.
L’assistenza alloggiativa, in particolare, è indispensabile quando si rende necessario l’allontanamento della donna, sola o con figli minori, dall’abitazione familiare, mentre l’assistenza economica diventa necessaria fintanto non si provvede a strutturare un percorso di inserimento o reinserimento socio lavorativo. “Abbiamo anche previsto – ha detto ancora l’assessore Gentile – percorsi privilegiati di accesso per le vittime di violenza negli ospedali e nelle Asl che saranno dotati di personale competente e adeguatamente formato”.
La legge è, al momento, finanziata con 900mila euro, cifra che, nel panorama delle leggi già approvate da altre regioni italiane in materia di contrasto alla violenza di genere, rappresenta uno degli stanziamenti più significativi.
Questo è solo un primo passo perchè c’è ancora tanto lavoro da fare, anche le strutture di accoglienza delle vittime necessitano di fondi, come tanto ancora bisogna fare nella prevenzione e sensibilizzazione , a partire dalle scuole dove le giovani donne crescono e dove dovrebbero imparare a contrastare ogni forma di violenza.
BrindisiOggi
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