BRINDISI – Il porto di Brindisi rappresenta un importante collettore in entrata e uscita per merci d’ogni tipo e d’ogni provenienza, anche illegale. Per questo motivo le forze dell’ordine tengono alta la guardia nello scalo marittimo, controllando mezzi e passeggeri in transito. Grazie a questa intensa attività di monitoraggio, la Guardia di Finanza di Brindisi, in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane, ha scoperto all’interno di un furgone condotto da un soggetto di nazionalità bulgara, circa 700 chilogrammi di rifiuti speciali costituiti da cavi di rame.
Il responsabile, al momento del controllo, non ha potuto fornire alcuna documentazione relativa al carico trasportato né ha saputo spiegare la provenienza di una così consistente quantità di rame. Pertanto, il furgone e l’intero carico sono stati sequestrati mentre l’autista è stato denunciato all’autorità giudiziaria per ricettazione e traffico illecito di rifiuti. Le indagini da parte delle Fiamme Gialle, atte a capire l’origine del carico di fulvo metallo scoperto nel cassone del furgone guidato dal cittadino bulgaro, continuano. Il sequestro operato stamane dai finanzieri sottolinea, una volta di più, l’appeal criminale del rame, merce che sta rapidamente scalando la gerarchia nella poco invidiabile classifica dei bersagli preferiti dalla malavita organizzata: dal suo commercio, anche internazionale, i boss ottengono lauti ricavi.
BrindisiOggi
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