BRINDISI – «Prima di tutto bisogna ultimare i lavori previsti nel blocco già esistente, fermi a causa del fallimento di una delle due aziende costituenti il raggruppamento temporaneo d’impresa che si era aggiudicato l’appalto. Ci siamo già attivati per ultimare l’iter burocratico che porterà all’assegnazione della commessa. Fatto questo, è già previsto l’impiego del finanziamento chiesto alla Regione Puglia e ufficialmente ottenuto per la realizzazione di un secondo blocco del reparto che lo renderà ancor più efficiente e all’avanguardia nella cura dei pazienti vittime di importanti traumi da ustione». Si è espressa così la dottoressa Paola Ciannamea, direttore generale dell’Asl di Brindisi, sul finanziamento regionale da 6 milioni di euro destinato al reparto Grandi Ustioni dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi.
L’annuncio dell’imminente arrivo delle risorse per il centro di eccellenza della struttura del capoluogo messapico è arrivato giovedì sera, a margine della visita che l’assessore Gentile ha fatto a una donna bielorussa di 42 anni, ricoverata presso il Grandi Ustioni di Brindisi dopo che il suo ex compagno, un italiano di 51 anni, le aveva dato fuoco, cospargendola di benzina dopo averla più volte accoltellata. «Voglio sottolineare – ha dichiarato l’assessore uscendo dal reparto, dopo l’incontro con la vittima della brutale violenza – la grandissima qualità di questa sezione del Perrino. Per questo sono lieta di poter annunciare che abbiamo raggiunto, come Regione, un’intesa con l’Asl per un finanziamento di 6 milioni di euro da destinare al Grandi Ustioni. Vogliamo puntare forte sull’eccellenza che questo reparto rappresenta, potenziandolo». Il potenziamento annunciato dall’assessore Gentile è svelato nel concreto dal direttore generale dell’Asl.
«I 6 milioni di euro che stanno per arrivare serviranno – ha dichiarato la dottoressa Ciannamea – per la realizzazione di un secondo blocco che prevederà al suo interno una sala operatoria dedicata. Questo migliorerà la logistica del reparto, evitando lo spostamento di pazienti che versano in condizioni critiche e di soggetti ad alto rischio di infezioni». Le risorse provenienti dall’intesa con la Regione, quindi, saranno impiegate per costruire una nuova struttura dotata di una sala operatoria e per munirla di tutti gli arredi e le costose attrezzature necessarie. «Quello che nascerà sarà, praticamente – continua il direttore generale – una terapia intensiva dedicata ai grandi ustionati».
Il potenziamento del reparto riconosciuto da più parti come l’eccellenza della struttura non può non essere salutato con favore, nell’ottica di un adeguamento al rialzo degli standard qualitativi dell’intero ospedale. «Investire nel Grandi Ustioni del Perrino – conclude la dottoressa Ciannamea – significa anche riconoscere e premiare l’estrema professionalità di chi, all’interno di un reparto così delicato, contribuisce a dargli lustro, operando in situazioni di estrema gravità con risultati eccellenti». Non a caso, Alena, la donna bielorussa ustionata gravemente dall’ex compagno, parlando con l’assessore Gentile dei medici e del personale del reparto, nel corso della breve visita di giovedì sera, li ha definiti “i suoi angeli”.
Maurizio Distante
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