BRINDISI – «Vorrei ringraziare tutte le autorità che hanno raccolto il nostro invito, dal Provveditorato, alla Provincia, passando per i Comuni di Brindisi e Mesagne e arrivando alle forze dell’ordine che ci permetteranno di coltivare, nel nostro piccolo, il ricordo di una tragedia che non deve accadere mai più. Un altro doveroso ringraziamento va alla famiglia Bassi, senza la quale questa manifestazione non avrebbe mai avuto luogo». Vincenzo Murri, ispettore della Polizia Penitenziaria del carcere di Brindisi e uno degli ideatori del memorial calcistico intitolato a Melissa Bassi, la studentessa 16enne mesagnese uccisa mentre si recava a scuola, l’istituto superiore Morvillo-Falcone di Brindisi, introduce così i lavori della prima riunione organizzativa svoltasi oggi in una sala della casa circondariale della casa circondariale del capoluogo messapico.
Sono passati quasi due anni dal 19 maggio 2012, quando un ordigno spezzò la vita di Melissa ma il suo ricordo è vivo più che mai nell’immaginario di tutta la collettività. Una concreta testimonianza di questo deriva dall’impegno con cui la Polizia Penitenziaria si sta adoperando a organizzare la seconda edizione del memorial che si svolgerà nel prossimo mese di maggio. «Tengo molto, a livello istituzionale, a questa manifestazione – ha affermato in apertura di lavori l’assessore all’organizzazione scolastica, alle politiche giovanili e allo sport, Antonio Ingrosso – perché ritengo che possa elevare l’immagine della città. La presenza di tutti gli attori sociali che gravitano nel nostro territorio, poi, aumenta, simbolicamente, il peso specifico dell’appuntamento. Per questo, come amministrazione, metteremo a disposizione lo stadio comunale Franco Fanuzzi e ogni altra struttura sportiva di cui l’organizzazione dovesse aver bisogno».
Il format andato in scena l’anno scorso, la primissima edizione, ha visto la concentrazione di tutte le gare e della premiazione in un solo pomeriggio: quest’anno, l’idea diffusa tra gli organizzatori è di spalmare e allargare la manifestazione nel tempo e nello spazio. «Si può pensare – ha confermato Ingrosso – di prevedere due giorni per il torneo e di spostare la premiazione nel centro della città. Stiamo anche cercando, insieme agli uffici comunali, di mettere a disposizione il teatro Verdi per ospitare la cerimonia conclusiva». Murri ha salutato positivamente le nuove adesioni, tra cui spiccano l’Onu, la Marina e l’Aeronautica, e le nuove iniziative previste per l’edizione prossima ventura dell’evento. «Per la premiazione, che assumerà i contorni di una vera e propria cerimonia celebrativa della memoria di Melissa, la Marina Militare ha messo a disposizione la sua fanfara per un concerto di chiusura».
L’altro motore dell’iniziativa in seno alla polizia penitenziaria è Massimiliano De Giorgi, dal quale sono arrivate le prime proposte pratiche per l’organizzazione dell’evento. «Abbiamo ricevuto moltissime richieste di adesione – spiega De Giorgi – purtroppo, per esigenze organizzative e di mancanza di tempo, siamo costretti a stringere al massimo. Ciò non toglie, però, l’inclusione nel programma di tutti gli attori interessati a ricordare con noi Melissa. Per un maggior coinvolgimento degli studenti, i veri destinatari del messaggio che vogliamo portare, si potrebbe anche pensare di inserirne 2 in ogni squadra, così da legare ancor di più la popolazione studentesca alla memoria. Inoltre, oltre alla realizzazione del giardino, come avvenuto lo scorso anno, potremmo destinare parte del ricavato all’istituzione di alcune borse di studio intitolate alla studentessa scomparsa. Questo sarebbe un forte e indelebile segnale, destinato a durare nel tempo».
Maurizio Distante
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