BRINDISI-La maggioranza assente alla conferenza capigruppo per il consiglio monotematico del 27 febbraio prossimo sull’Energia, non solo, ma il presidente del consiglio Luciano Loiacono annulla la conferenza anche di domani, propedeutica sempre alla stessa assise. Così dopo il consigliere comunale Riccardo Rossi anche l’opposizione di centrodestra attacca la maggioranza di Consales. “È anomalo, per non dire preoccupante- affermano le forze politiche Forza Italia, Futuro e libertà, Brindisi Avanti Veloce, La Puglia prima di tutto e Movimento Regione Salento- che la stessa coalizione che vinse le elezioni con Consales non abbia una linea unica e definitiva su un tema importante come questo. Per ora abbiamo ascoltato solo chiacchiere. E ora siamo preoccupati che vogliano far saltare la seduta del Consiglio comunale. Noi siamo pronti con le nostre proposte che avremmo voluto depositare ufficialmente in queste riunioni, come previsto, e lavorare per una intesa unica dell’intero Consiglio comunale data la rilevanza del tema, ma non ci è stato consentito neanche di discuterne. Questo atteggiamento manca di rispetto al Consiglio comunale ed alla città che da quella riunione si attende tanto”.
Intanto proprio mentre andava deserta la riunione il consigliere comunale di Noi centro Lucio Licchello inviava un comunicato per esprimere le sue perplessità e la sua posizione in merito alla vicenda energetica. Licchello boccia la prospettiva discussa nella prima seduta del consiglio monotematico svoltasi a gennaio in cui si ipotizzava la chiusura della centrale Edipower. “L’ordine del giorno su polo energetico- afferma il consigliere di Noi centro- si è ridotto ad una passerella per parlare solo ed esclusivamente di Enel ed Edipower / A2A tralasciando tutte le altre aziende produttrici di energia che immettono energia elettrica in rete. Inoltre nel corso di quel consiglio illustri professionisti hanno propinato ipotetici danni causati dalle industrie presenti nel nostro territorio. Ma come mai quei dati non sono certificati dall’ASL, dall’ARPA Puglia o da altri Enti che sono gli organi preposti al controllo?”.
Insomma Licchello mette in dubbio i dati e le ricerche portate dal medico radiologo Maurizio Portaluri all’attenzione dell’assise, dalle patologie tumorali dei lavoratori di alcune aziende o di coloro che vivono nelle vicinanze di queste, alla ricerca sulle malformazioni cardiache dei neonati a Brindisi negli ultimi dieci anni del professor Giuseppe Latini. “Ritengo – aggiunge Licchello- che se avessimo dati certificati saremmo nelle condizioni di avere un quadro diverso della situazione, senza creare inutili allarmismi, ma creando invece soluzioni al problema. Dico ciò, perché reputo che il nostro territorio non è la fotocopia di Taranto. E’ necessario, quindi, partire dal tutelare tutto ciò che è presente per salvaguardare quel poco di economia che è rimasta nella città, prodotta solo dal sistema industriale. E’ giunto il momento da parte del Comune, di regolamentare i rapporti con le società energetiche, chiedendoli di farsi carico di effettuare corsi di formazione propedeutici alle specificità delle centrali, in modo da mettere, durante le fasi di fermata o di revamping impianti, i giovani brindisini nelle condizioni di avere qualche chance in più per essere collocati. E’ necessario cominciare a pensare cosa fare delle aree successivamente bonificate, l’auspicio, per attrarre nuovi investimenti sulle aree caratterizzate, è di trovare la forma giuridica per fornire ai nuovi investitori energia elettrica a costo ridotto rispetto al mercato”.
L’intervento del consigliere comunale di Noi centro è la dimostrazione che su questo tema all’interno della vecchia maggioranza, perché per ora i centristi si sono dichiarati “osservatori responsabili”, ci sono dei distinguo.
Posizioni che non hanno portato ad una linea di intenti.
BrindisiOggi
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