BRINDISI-Due sentenze, lo stesso organo giuridico, medesimo argomento a distanza di un anno. Ma una contraddice l’altra, dice l’esatto opposto. E l’ultima in ordine di tempo apre una nuova strada per la bonifica dell’area Micorosa, qui dove sono state seppelliti i veleni dell’ex Petrolchimico, a due passi dal mare a confine con il parco naturale.
Il tar di Lecce con la sentenza depositata il 6 febbraio scorso scrive una nuova storia sulla vicenda delle bonifiche di Micorosa. Parla di corresponsabilità di Syndial e Versalis.
Sentenza importante che entra nel merito di chi ha inquinato e di chi deve bonificare. Atti che l’Ufficio legale del Comune di Brindisi, attraverso l’avvocato Francesco Roma, porterà all’attenzione del Consiglio di Stato dove l’amministrazione comunale ha presentato istanza di appello alla sentenza che un anno fa lo stesso Tar aveva emanato, stabilendo che l’unica società che doveva bonificare era Micorosa, cioè l’ultima che era diventata proprietaria del sito. Ma Micorosa è ormai fallita, quindi le bonifiche non doveva più farle nessuno. Almeno non i privati. Stando alla sentenza del marzo 2013.
Ed invece la sentenza del febbraio 2o14 stravolge tutto e stabilisce che la competenza a bonificare è degli autori che hanno contaminato l’area. Il tar fa esplicitamente il nome di Syndial e Versalis, le due società che si trovano nel Petrolchimico e che negli anni hanno assunto la proprietà di quella che prima era la Montecatini.
Il tribunale amministrativo entra nel merito nella vicenda, esonera Eni dalla bonifica (in quanto società controllante di Syndial e Versalis) e annulla l’ordinanza della Provincia con la quale questa chiedeva a Eni, Versalis e Syndial di bonificare. Ma nel caso di Versalis e Syndial il Tar precisa che l’annullamento avviene solo perché l’ente di via De Leo non ha competenza visto che i fanghi si trovano in area Sin (sito di interesse nazionale). Competenza in questo caso è del Ministero dell’Ambiente. Tradotto significa che se il Ministero dovesse chiedere alle due società di bonificare queste dovranno farlo.
Nella sentenza si legge testualmente: “Sussiste la responsabilità delle imprese nell’ambito delle quali risultano confluite per fusione e o incorporazione le diverse società che sono state proprietarie dell’area, che debbono ritenersi corresponsabili dello stato di inquinamento dell’area. Non è infatti ammissibile che il soggetto che ha causato l’inquinamento possa sollevarsi da responsabilità cedendo l’azienda e nel contempo, dalla stessa responsabilità sia sollevato anche il cessionario, adducendo di non essere responsabile dell’inquinamento né tenuto agli obblighi di bonifica come proprietario”.
Insomma il Tar cancella la responsabilità di Micorosa, che tanto oggi è anche fallita, ma sul territorio restano però Syndial e Versalis. Qualcuno dovrebbe avvertire il ministero, qualcuno da questo lembo di terra dovrebbe portare questa sentenza a Roma. E forse le bonifiche questa volta non se le piangeranno solo i brindisini.
Lucia Portolano
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