BRINDISI – «A distanza di un mese dal telegramma del 3 gennaio scorso, con cui chiedevamo un incontro urgente per discutere della gestione delle raccolte itineranti, come da calendario a suo tempo inviatovi, e non avendo ricevuto a tutt’oggi alcun riscontro, comunichiamo che a partire dal 10 del corrente mese sospenderemo tutte le raccolte programmate».
Con questo scarno comunicato l’Avis provinciale aveva annunciato, qualche giorno fa, al direttore generale dell’Asl, la dottoressa Paola Ciannamea, l’intenzione di cessare l’attività di raccolta del sangue e la sensibilizzazione dei donatori alla materia. Gli avisini di Brindisi e provincia si erano dati anche appuntamento, ieri pomeriggio alle 18.30, nella sede dell’associazione di Mesagne, per comunicare alla stampa i motivi di questa scelta così radicale. Poche ore prima dell’incontro coi media, l’improvviso dietrofront: conferenza stampa annullata e programma delle donazioni ripristinato.
L’arcano dietro questa repentina inversione di marcia è svelato da Sergio Zezza, vicepresidente provinciale vicario e padrone di casa della saltata conferenza stampa. «Il presidente provinciale, il dottor Egidio Conte, ha ricevuto, intorno alle 16, una telefonata dal direttore Ciannamea con la quale ha ricevuto ampie rassicurazioni sul rinnovo della convenzione che lega la collaborazione tra Asl e Avis e ci permette di svolgere il nostro servizio di volontariato sul territorio». Il pomo della discordia tra Azienda sanitaria locale e associazione, infatti, era proprio il mancato rinnovo dell’accordo esistente tra le due realtà, scaduto il 31 dicembre scorso, senza il quale l’Avis non avrebbe più avuto il personale medico e infermieristico necessario alle raccolte itineranti nei vari paesi della provincia. L’associazione, con lettere, telegrammi e fax, aveva sollecitato l’azienda a prendere provvedimenti in merito ma, non ricevendo alcuna risposta alle richieste d’incontro inoltrate dall’inizio dell’anno, si è vista costretta a passare alle minacce.In realtà, più che minacce, quelle degli avisini erano delle realistiche conseguenze derivanti dal fatto che, senza la convenzione con l’Asl, l’associazione non può sostenere tutti gli oneri, economici e materiali, necessari a organizzare gli appuntamenti di donazione.
«Non possiamo nascondere la nostra soddisfazione – ha dichiarato Zezza – per l’epilogo della vicenda. L’Asl ha ascoltato le nostre richieste e lunedì ci sarà un incontro a Brindisi tra l’azienda e tutte le associazioni che si occupano della raccolta del sangue sul territorio per il rinnovo della convenzione. Da parte nostra, ringraziamo la dottoressa Ciannamea per le rassicurazioni che ci ha fornito e ci auspichiamo che il rapporto tra l’Avis e l’Asl prosegua sui binari della collaborazione reciproca in modo da ottenere risultati sempre migliori nel delicato compito della raccolta del farmaco sangue, una delle risorse più importanti e, forse, la cartina tornasole principale rivelatrice dello stato di salute del tessuto sanitario di un territorio». L’appuntamento, quindi, è fissato per lunedì quando l’Asl, oltre all’Avis, incontrerà le altre associazioni e, insieme, si getteranno le basi per la collaborazione con l’azienda per il prossimo futuro. «Le donazioni previste per domenica prossima, a Mesagne e a San Vito dei Normanni, a questo punto – conclude Zezza – si svolgeranno regolarmente. Tutti i donatori, come al solito, sono invitati a partecipare numerosi».
Maurizio Distante
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